Folgorato dal lampione: due avvisi di garanzia per la morte di Giovanni

SULLO STESSO ARGOMENTO

Due avvisi di garanzia sono stati firmati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere all’indirizzo dell’amministratore del condominio e del titolare della ditta che si occupa della manutenzione elettrica nel parco Solaria di Santa Maria Capua Vetere dove due giorni fa è morto folgorato da una scarica elettrica il 25enne Giovanni Cepparulo.
Si tratta di un atto dovuto, come già annunciato, per  consentire ai due indagati di nominare i propri consulenti in vista degli accertamenti tecnici che già da oggi avranno inizio e dell’autopsia che dovrebbe svolgersi nella giornata di domani. Secondo l’ipotesi investigativo la morte di Giovanni poteva essere evitata.autopsia sul corpo del 25enne rimasto ucciso dopo aver toccato un palo della luce all’interno del parco in cui vive la sua fidanzata.

Il giovane è stato folgorato da un lampione mentre cercava di scavalcare l’inferriata del parco della casa in cui vive la sua fidanzata. Ucciso sul colpo davanti agli occhi pietrificati della ragazza, che avrebbe dovuto sposare tra un mese. Giovanni stava scavalcando perche’ la fidanzata non trovava le chiavi per aprire il cancello del parco, e non voleva bussare per evitare che i genitori si svegliassero, essendo notte fonda.




LEGGI ANCHE

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE