Droga a Fuorigrotta, in cella anche Gennaro Cesi il boss erede di Salvatore Zazo: trovato il covo. IL VIDEO

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli. Droga al Rione Traiano: arrestato anche Gennaro Cesi, il nuovo capo del traffico di stupefacenti, ci sono anche due donne che si occupavano di gestire lo smercio e la custodia della cocaina. Scacco ai trafficanti da parte dell’antimafia di Napoli: ecco chi sono gli arrestati finiti in carcere stamane: Gennaro Cesi, di 44 anni, Concetta Di Lorenzo, di 55 anni la sorella Luisa, di 52 anni, Giulio D’Onofrio, di 35 anni, Umberto D’Onofrio, di 24 anni, Salvatore Di Finizio, di 40 anni, già detenuto, tutti con precedenti di polizia, accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Le indagini, che sono state svolte dalla Squadra Mobile nell’anno 2016, corroborate dalle attività tecniche e dal contributo dichiarativo dei collaboratori di giustizia, hanno documentato l’esistenza di un associazione con una stabile struttura organizzativa dedita al rifornimento e alla gestione delle piazze di spaccio di cocaina, marijuana e hashish  del quartiere di Fuorigrotta. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo spicca la figura di Gennaro Cesi che, grazie all’investitura di Salvatore Zazo, storico trafficante di droga dell’area Flegrea, era divenuto il responsabile delle attività illecite del quartiere di Fuorigrotta, capace di intrattenere rapporti con figure apicali di strutturate organizzazioni criminali cittadine. Individuata anche la base operativa, in via Catone del Rione Traiano, che gli indagati utilizzavano per la vendita e lo smistamento della sostanza stupefacente.
Nell’appartamento in questione era stato installato un sofisticato sistema di video sorveglianza, utilizzato per prevenire l’intervento delle forze dell’ordine. Dall’indagini è emerso che negli ultimi anni il rione Traiano è divenuto una delle più fiorenti piazze di spaccio della città partenopea, capace di garantire cospicui guadagni alle organizzazioni criminali che si contendono il territorio.




LEGGI ANCHE

Casandrino, asilo derubato 3 volte in una settimana: portati via anche gli ovetti di Pasqua dei bambini

L'asilo materno comunale Don Peppino Vitale di Casandrino è stato oggetto di furti ripetuti che hanno portato alla chiusura dell'istituto per garantire la sicurezza degli alunni e del personale. Una mamma ha denunciato che la struttura è stata derubata addirittura tre volte in una sola settimana, con i ladri che hanno portato via tutto ciò che potevano, inclusi i doni come gli ovetti di cioccolata destinati ai bambini. La preoccupazione per la situazione ha spinto la...

Secondigliano, inaugura la strada intitolata a Gianluca Cimminiello

Stamane alle 11,30, a Napoli, verrà intitolata una strada del quartiere Secondigliano a Gianluca Cimminiello, vittima innocente della camorra nel 2010. La IV traversa corso Italia, situata nei pressi di Largo Gaetano Errico, assumerà il nome di via Gianluca Cimminiello. All'evento saranno presenti la vicesindaca con delega alla Toponomastica Laura Lieto e i familiari di Cimminiello.   La vicendsa che risale a 14 anni fa e che rimane impresso nella memoria di molte persone. La ricostruzione degli...

Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE