Bella Storia-Social Music Festival: in otto mila per l’evento cult della scena indie italiana

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Grande successo di pubblicoper il Bella Storia-Social Music Festival, l’evento cult della scena indie italiana, ben otto mila gli appassionati di buona musica che hanno partecipato con entusiasmo alla due giorni di festa tra venerdì 10 e sabato 11 agosto al Polo Fieristico di Venticano di Avellino. Due giorni magnifici, non solo per l’offerta musicale ma anche per l’efficienza organizzativache ha saputo tener testa al temporale avvenuto poche ore prima della giornata inaugurale del Festival. L’evento è nato dall’intuizione dei membri dell’associazione culturale Invasioni, mentre a curare la direzione artistica è stato Felice Caputo titolare del “Tilt – tattoo bar events”, spazio socio-culturale di promozione musicale da tempo riferimento nazionale per gli amanti delle varie tipologie musicali che hanno impreziosito la due giorni del festival: indie, trap e alternative rap. Un gruppo di otto organizzatori e una cinquantina di fedelissimi collaboratori dell’associazione hanno dato vita ad un festival innovativo, come ormai se ne vedono pochi in giro, ma soprattutto ad un’esperienza emozionale. Skin tra le stelle assolute di questa grandiosa festa, grazie al suo dj set di 3 ore pieno di emozioni ed energia, e ricca di suggestione la performance di Willy Peyote che ha spettinato il pubblico con le rime e per le rime. Mattatori della due giorni del Bella Storia sono stati i The Jackal autori di un irresistibile e apprezzatissimo fake live. Le star indiscusse del web hanno fatto credere a tutto il pubblico che sul palco ci fosse il rapper Liberato, salvo poi scoprire che sulle note del pezzo “Nove Maggio” il testo era quello de “La Campagnola” del noto Gigione, e che il cantante “misterioso” era, in realtà, un ispiratissimo Ciro Priello. Durante l’annuncio della performance di Liberato scene da panico, vero e proprio, sono state registrate al Festival: frotte di fan accalcate sotto al palco ad aspettare l’esibizione del rapper partenopeo dall’identità nascosta hanno reso memorabile la performance dei The Jackal. Grandi emozioni hanno regalato agli amici del Festival anche Frah Quintale, Ghemon, Nitro, Nu Guinea, Savastano, Quentin40, Zulù, Frenetik e Orange e tutti gli altri artisti presenti. “Una magnifica esperienza che ripeteremo – dichiarano gli organizzatori – l’esito della manifestazione è un’ampia risposta positiva all’ entusiasmo del pubblico che è tutta benzina nei nostri motori! Il Festival è stato un fatto memorabile, frutto dell’assoluta condivisione con il pubblico che ha accolto alla grande questa gran festa. Non vediamo l’ora – concludono poi – che arrivi la prossima Bella Storia.” 
Bella Storia ha regalato al suo pubblico ben trenta ore di musica ininterrotta, all’interno di un’area backstage di notevole ampiezza, che ha fatto da collante tra artisti di culto e un pubblico appassionato. Due i palchi dedicati alla prima edizione di questo evento che ha potuto contare anche su un’area food and drink con tre postazioni bar, una pizzeria, stand enogastronomici di qualità, intervallati da una relax zone in cui il pubblico ha potuto rilassarsi e godere dell’aria pulita dell’Irpinia. La manifestazione musicaleha sfruttato al meglio anche la suggestiva notte di San Lorenzo, venerdì 10 agosto, grazie ai telescopi di astro – Atripalda che messi gratuitamente a disposizione del pubblico hanno guidato gli amici del festival verso le stelle e l’immensità dell’universo.
 Sana aggregazione socio-culturale e tanto divertimento hanno accompagnato il primo vero Social Music Festival italiano grazie alla sua una duplice accezione social. Social, attraverso la sua comunicazione crossmediale, accattivante e coinvolgente e altrettanto social grazie alla creazione di un momento indimenticabile e di reale interazione: aggregazione e scambio fra persone giunte da ogni parte del paese.
La line up è stata frutto di una meticolosa ricerca, realizzata grazie allo studio delle ultime tendenze della musica pop, che ha spinto gli organizzatori verso una selezione accurata dei migliori artisti delle principali indie label discografiche italiane.  A supportare l’organizzazione è stata l’esperienza di vari soggetti: i founders del 35mm, fulcro della nightlife avellinese, dell’Ufficio K, agenzia che organizza e promuove eventi musicali da oltre quuindici anni, del Dreamers Studio, società specializzata in event management consulting, che ha curato la comunicazione dell’evento, e dell’Irpinia street Mood, associazione impegnata nella valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche irpine in chiave street food a cui è stata affidata la gestione dell’area food & beverage.


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