Dopo undici giorni di agonia è morta anche Gemma D’Angelo, la donna di ottantasette anni rimasta ustionata nel rogo divampato nel centro storico di Marina di Camerota lo scorso 18 luglio. Era ricoverata all’ospedale di Napoli e al momento dell’incendio era in casa a letto accudita dalla nuora di cinquantasei anni, Rosa Cusati, morta dopo tre giorni dalla tragedia. L’incendio, causato da un corto circuito all’impianto elettrico. Nell’incidente rimasero feriti anche il marito della Cusati e la figlia di trentasei anni, ricoverati e subito dimessi all’ospedale di Vallo della Lucania. Si trovava in casa anche un altro figlio della cinquantaseienne, fortunatamente illeso. Una tragedia che ha sconvolto tutti.
Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco del distaccamento di Policastro Bussentino, coordinati dal caposquadra Aldo Santoro e dal caporeparto Giovanni Sanzone, le cause del rogo sono da ricercare nell’impianto elettrico vecchio e usurato, che ha innescato il fuoco all’interno dell’abitazione che ha avvolto il divano nella cucina soggiorno per poi divampare per tutto il pian terreno dell’appartamento, fino a propagarsi al primo piano. Alcuni vicini di casa hanno prestato i primi soccorsi, poi l’arrivo tempestivo dei vigili del fuoco. Le condizioni della donna di Rosa Cusati erano apparse subito molto gravi. La salma della signora Gemma rientrerà a Marina di Camerota per l’ultimo saluto. I funerali si svolgeranno oggi presso la chiesa Sant’Alfonso in piazza San Domenico.
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