"I valori misurati rientrano nella norma e non si notano picchi significativi": questo quanto emerge dal monitoraggio della qualità dell'aria effettuato, tramite un laboratorio mobile dell'Arpac, nell'area circostante l'incendio di Caivano, nel Napoletano, sprigionatosi lo scorso mercoledì 25 presso la ditta di recupero rifiuti "Di Gennaro Spa".Potrebbe interessarti
Immediata prossimità dell'incendio, sia la centralina Arpac presso lo Stir che quella presso il depuratore di Marcianise a distanze inferiori a 2 Km e ad Acerra, a distanza di circa 5 Km, tre stazioni della rete regionale cosicché anche la situazione nelle aree circostanti a distanze maggiori dall'incendio è seguita costantemente. Anche in questo caso i valori misurati "non hanno mostrato superamenti dei limiti di legge ma solo dei modesti aumenti delle concentrazioni di inquinanti", legati soprattutto al meccanismo di dispersione dei fumi che hanno raggiunto quote superiori a 1000 metri e distanze di oltre dieci chilometri da Caivano. Di conseguenza "l'inquinamento si è diffuso su un'area di decine di chilometri quadrati e non ha causato incrementi marcati delle concentrazioni di inquinanti alla quota di misura delle centraline", pari mediamente a 4-5 metri. Per una valutazione completa dell'inquinamento di tutte le matrici ambientali si dovranno attendere i risultati di tutti i monitoraggi e quindi, per il principio di precauzione, non è al momento possibile definire il quadro complessivo della contaminazione ambientale.
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