E’ nato ad alta quota, a bordo di un aereo in transito sui cieli russi, lungo la rotta Osh-Ekaterinburg.Potrebbe interessarti
Mattarella a Napoli, il monito alla coscienza civile: "Basta neutralità di fronte alle ingiustizie"
La società Arkipiù: "Nessun legame con la camorra"
Pompei, si chiude il progetto RePAIR: l’intelligenza artificiale ricompone gli affreschi perduti
La famiglia del bosco: "Non siamo intransigenti, vogliamo solo il bene dei nostri figli"
E' stata lei ad essersi occupata della nascita, dai primi dolori della mamma fino alle doglie e alla nascita, che è avvenuta in soli dieci minuti. "È successo tutto in fretta, ma la squadra ha fatto le cose giuste. Il fatto che il bambino fosse di sette mesi e il parto prematuro, l'ho scoperto solo quando ho visto il bambino. Era molto piccolo, a occhio, e la madre ha confermato: sì, era solo alla 29esima settimana", racconta Yurieva. Sebbene la nascita in aria sia considerata una situazione nella norma, i casi sono estremamente rari. Questo perché ogni compagnia aerea ha le sue regole per il trasporto delle future mamme. I siti web infatti danno diverse raccomandazioni per i passeggeri, comprese le donne in gravidanza: molto spesso viene loro chiesto di astenersi dal volare. Molti vietano ufficialmente i voli dopo la 36esima settimana di gravidanza o raccomandano vivamente di non viaggiare negli ultimi mesi.





