L’appuntamento è il 19 giugno a Pompei Scavi (ore 9) per le guide turistiche campane che non hanno intenzione di fermare la protesta prima di aver ottenuto risposte chiare e definitive per la categoria, che, in questi ultimi anni vive una seria crisi. Intanto sembra positivo l'esito dell’incontro, tenuto il 14 giugno, in Regione Campania tra l’assessore al Turismo Corrado Matera e le sigle della categoria delle guide turistiche (FLAICA CUB, FEDERAGIT, UGL, UILTuCS e Associazione Guide Turistiche Campania). “Siamo contenti che a seguito del dialogo con l’Assessore – sottolinea Pietro Melziade presidente dell’Associazione Guide Turistiche Campania – sembra che la Regione voglia accogliere le nostre istanze: non modificherà la legge regionale inserendo una distorta interpretazione della legge nazionale che avrebbe maggiormente amplificato il caos normativo già in essere. Vigileremo- continua- affinché questo atto di buon senso venga effettivamente intrapreso perché, come abbiamo ribadito insieme alle altre sigle, non si può intervenire a livello regionale solo sulla base dell’art. 3 della legge 97/2013 in totale assenza di una disciplina nazionale completa”.
Un atto prematuro secondo la categoria, come ribadisce Melziade: “A nostro avviso, e anche a quello delle altre regioni virtuose, si deve attendere una legge quadro nazionale di riferimento per poter finalmente porre fine al caos normativo che ha portato in questi ultimi cinque anni ad un aumento indiscriminato dell’abusivismo e dell’illegalità all’interno del comparto turistico in generale e in particolare all’interno della nostra professione”.
In quest’ottica il 19 giugno saranno in piazza per trovare finalmente delle risposte.Potrebbe interessarti
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“Scendiamo in piazza a Pompei – conclude Melziade - per farci ascoltare dalle istituzioni nazionali che sono a nostro avviso responsabili di non aver fissato, e sono già passati cinque anni, delle regole specifiche per riportare ordine in questa professione che è profondamente importante e vitale per l’economia nazionale. Chiediamo e continueremo a chiedere allo Stato di essere ascoltati. Vogliamo dire basta a guide improvvisate, introiti a nero, scadimento della qualità dell’offerta che in questa confusione dilagano a danno di tutti”






