Napoli, La versione del colpo partito per errore e che la scorsa settimana ha ucciso il 38enne Angelo Ranieri al rione Traiano non convince affatto gli investigatori.Potrebbe interessarti
Quasi ogni sera i due si incontrano e fanno passeggiate lungo il rione. E la sera del 4 giugno mentre stavano camminando vedono qualcosa luccicare in un cespuglio: è una pistola. Il ragazzino la prende e parte un colpo che colpisce all'anca Angelo Ranieri. Lui impaurito scappa e avvisa la mamma di quello che è accaduto. Il ferito nel frattempo viene trasportato in ospedale dal fratello che qualcuno ha avvisato. Ma in ospedale ci arriva in condizioni disperate. Il proiettile ha reciso un arteria. Morirà dissanguato poco dopo. Franco chiama l'avvocato e il giorno dopo si presentano alla squadra mobile per raccontare in lacrime la sua versione. Versione che continua a non convincere gli investigatori. Il sospetto che ci sia dell'altro dietro l'omicidio di Ranieri e che il ragazzino stia coprendo qualcuno dietro un lauto "stipendio di mantenimento" alla sua famiglia come è capitato e accertato anche di recente nella storia degli omicidi napoletani. La prossima partita è davanti al Riesame tra qualche giorno.





