Napoli. “La Procura presta grande attenzione alle minacce rivolte ai giornalisti. Non si tratta di questioni che riguardano pochi, ma tutti”. Così il Capo della procura partenopea, Giovanni Melillo, nel corso di un breve intervento alla manifestazione nazionale #voceAiGiornalisti in corso di svolgimento presso lo spazio comunale di Forcella intitolato alla giovanissima Annalisa Durante (la quattordicenne uccisa da un proiettile durante uno scontro armato tra clan il 27 marzo 2004) in via Vicaria Vecchia. “C’è bisogno di un dibattito pubblico – prosegue il procuratore parlando alla platea di cronisti , fotoreporter e videoreporter che partecipano all’iniziativa per la libertà di stampa organizzata, per la prima volta a Napoli, dalla Fnsi e dal Sindacato unitario dei giornalisti della Campania – essere informati esige il diritto di informazione”. Per Melillo “il giornalismo deve essere libero e indipendente anche per generare indagini dove le notizie di reato non giungono” purché i cronisti “rispettino i limiti che lo stesso giornalismo si dà”. “C’è molto cammino da fare insieme su questa strada” conclude il procuratore assicurando: “la porta del mio ufficio è sempre aperta, sia per la denuncia di minacce, sia per il dialogo”.
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