È già tornato in carcere Francesco De Martino, il ras del clan De Micco di Ponticelli, ferito l'altra sera con un colpo di pistola a un gluteo.Potrebbe interessarti
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L’ asse di malavita è andato allo scontro, a colpi di “stesa” e con un agguato terminato con un ferimento, con i Mazzarella-D’Amico (“Gennarella”) a San Giovanni e i De Micco a Ponticelli. In quest’ultimo quartiere la resistenza dei “Bodo”, ridotti ai minimi termini da un punto di vista numerico con due successive operazioni della polizia, sarebbe ricominciata secondo gli investigatori con la presenza in zona di France-co De Martino e Umberto Dello Iacolo (al padre del quale fu bruciata l’autovettura alcuni mesi fa). L’altro ieri i clan hanno di nuovo dato fuoco alle polveri e forse solo l’intervento degli investigatori di Ponticelli ha evitato il peggio.
In ballo a Ponticelli c’è il controllo del territorio. Proprio il clan De Micco ha impiantato il sistema su larga scala, imponendo non più l’acquisto della sostanza stupefacente da questo o quell’altro. Per essere lasciati tranquilli i trafficanti bastava che pagassero la quota stabilita, organizzando poi a piacimento la vendita nelle varie zone del quartiere. Unica eccezione il Conocal, dove il clan D’Amico operava attraverso propri pusher.
E' tornato in carcere il ras De Martino ferito a Ponticelli: caccia ai complici dell'agguato mancato a Cerrato
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