Condannata a nove mesi di reclusione, con l’accusa di stalking e di minaccia, una donna di quarantadue anni che aveva perso la testa per un suo coetaneo della Piana del Sele. Lui, sposato, aveva intrattenuto con la donna una relazione e, una volta finita, è stato vittima di una vera e propria persecuzione: messaggi e telefonate a tutte le ore del giorno e della notte. Ma non basta. La donna abbandonata, per fargliela pagare, ha inviato alla moglie di lui fotografie hot che ritraevano scene del loro rapporto clandestino. La situazione è poi peggiorata quando l’imputata ha cominciato a recarsi davanti alla scuola dei bambini dell’uomo che, a quel punto, ha iniziato a temere per l’incolumità dei suoi figli.
La vicenda risale all’anno scorso ma il patteggiamento della pena è stato ratificato ieri dal gup del tribunale di Salerno, Annamaria Zambrano davanti al quale la vittima dell’ennesima storia di stalking, consumatasi questa volta ai danni di un uomo, si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Alessandra Chiacchiaro.
Il fascicolo affidato al sostituto procuratore Roberto Penna racconta la classica storia di stalking anche se, a inscenare condotte persecutorie, questa volta è una donna.
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