“Agli esiti della conferenza stampa tenuta stamattina dal governatore, nonché commissario per la sanità in Campania, Vincenzo De Luca, sovviene alla mente il Principe di Niccolò Machiavelli laddove egli affermava che ‘governare è lasciar credere’. Il presidente De Luca è padrone di illustrare, come meglio crede, le benemerenze della sanità pubblica e i mirabolanti obiettivi che egli asserisce (inaudita altera parte) di aver raggiunto, ma non può, con queste stesse affermazioni, tirare in ballo intese che mai sono state siglate con la sanità pubblica a gestione non statale, vale a dire quella privata”. Lo dichiara, in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa delle strutture ambulatoriali private accreditate, con oltre 700 centri associati presenti solo sul territorio campano. “Per quanto concerne le strutture facenti capo a Federlab – prosegue Lamberti – nessuna intesa è stata definita con la Regione Campania e men che meno vi sono stati incontri tesi a definire una corretta programmazione del fabbisogno sanitario di specialistica ambulatoriale. Ne consegue che anche quest’anno assisteremo al triste fenomeno dell’esaurimento delle prestazioni erogabili in ragione di una voluta sottostima del fabbisogno e dell’appostamento di cifre insufficienti a coprire la richiesta dell’utenza”.
“Da parte nostra – aggiunge ancora Lamberti – confidiamo che dopo ‘l’effetto annuncio’ De Luca voglia degnarsi di convocare le associazioni datoriali e quelle dei lavoratori di un comparto benemerito come quello della sanità privata accreditata che, nel suo complesso, assorbe appena il 15% del fondo disponibile ed eroga oltre il 60% delle prestazioni richieste dai cittadini”. “Ricordiamo infine che i cittadini della Campania utilizzano appena 9 prestazioni specialistiche pro capite rispetto ad una media nazionale di 14 e che tuttora si sconta il blocco della mobilità attiva ovvero la possibilità di erogare prestazioni a residenti in altre regioni” conclude Lamberti.
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