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Un bus dell’Eav con oltre 20 passeggeri a bordo si è incendiato ieri pomeriggio intorno alle 18 sul raccordo che dalla tangenziale di Napoli porta sulla strada statale 162. A denunciare l’accaduto è il sindacato Orsa, secondo cui “ciò che è accaduto poteva trasformarsi in un’immane tragedia se non ci fossero stati la perizia, il coraggio e la freddezza dell’autista che hanno fatto sì che ora non si piangessero chissà quante vittime”. Il bus, del deposito di Napoli Galileo Ferraris, era partito alle 17.30 circa dalla sede universitaria di Monte Sant’Angelo, dove aveva caricato oltre 20 studenti ed era ripartito in direzione di Nola. Verso le 18 il conducente ha avvertito un calo di potenza del motore e ha iniziato ad accostare sul lato destro della strada per potersi fermare in una piazzola di sosta e poi verificare il mezzo, che intanto si era spento, costringendolo a terminare la manovra approfittando solo della velocità residua dell’autobus. Appena si è fermato ha aperto le porte per far scendere i viaggiatori e, nel momento in cui si è accorto che c’era del fumo che fuoriusciva dal motore, li ha subito fatti allontanare, prendendo poi l’estintore in dotazione e cercando di tenere a bada le fiamme che intanto si erano sprigionate. Sul posto è sopraggiunta un’auto dei Carabinieri che ha bloccato il traffico sulla strada, poco dopo sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno spento le fiamme.”Questo episodio – dichiarano dal sindacato Orsa – è l’ennesimo che ci troviamo a dover registrare in questi ultimi mesi, e ci consta notare che da quando la manutenzione dei bus è stata esternalizzata si sono moltiplicati i casi gravi, addirittura con ruote che si staccano mentre i bus circolano, con mezzi ingovernabili che si scontrano con le auto per strada”. Il sindacato Orsa chiede all’Eav, holding dei trasporti della Regione Campania, “di istituire una commissione d’inchiesta che abbia al suo interno anche rappresentanti dei lavoratori e che indaghi non solo sulla mancata tragedia di oggi, ma su tutte le altre avvenute in passato, sulle manutenzioni effettuate, sui pezzi di ricambio usati e persino sulla professionalità dei dipendenti delle aziende esterne che effettuano le riparazioni dei bus, perché episodi come quello accaduto ieri non cadano poi nel dimenticatoio”.
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