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Il direttore sanitario dell'ospedale, Vito Rago informato dei fatti ha poi spiegato: "Ho appurato che la donna che ha aggredito la nostra dipendente avverte è ricoverata in Chirurgia da molte settimane. Non c'era alcun motivo perché fosse in pronto soccorso. Evidentemente è ben guarita e ho chiesto al primario della Chirurgia di dimetterla immediatamente. Ho inoltre saputo che la aspetta il rientro al carcere femminile di Pozzuoli dove deve scontare una lunga condanna per gravi reati".
La donna, infatti, ha precedenti penali e anche, a quanto è stato appurato, una parentela con una delle famiglie camorristiche di spicco del Rione Traiano.
I medici del pronto soccorso del San Paolo sono esasperati, questo del 25 aprile sera è l'ennesimo episodio di violenza. "Siamo pronti - dice un dottore - a presentare una denuncia penale collettiva, firmata da tutti. Non è possibile che un medico intento al proprio dovere a vantaggio della collettività, sia malmenato. È una vergogna". Intanto il direttore sanitario Rago ha disposto il reclutamento di una ulteriore unità di guardiania da utilizzare in pronto soccorso: "Provvederò con i fondi dell'ospedale, così come ho provveduto stamani a disporre la pulizia dei giardini sul retro che mesi fa avevo chiesto fossero sistemati".
Napoli, ieri altre due aggressioni a medici e infermieri
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