"Chiediamo alla Asl Napoli 1 Centro, di concerto con Questura e Prefettura, di attivare ogni utile percorso affinche' non solo gli equipaggi del 118 ma anche tutti gli operatori sanitari siano garantiti nella loro sicurezza". E' quanto afferma il presidente della Croce Rossa di Napoli, Paolo Monorchio, segnalando l'aggressione avvenuta, nel pieno centro cittadino, nella serata di ieri ai danni dell'equipaggio di un'ambulanza perche' sarebbero arrivati in ritardo. Ma l'ambulanza avrebbe coperto il percorso previsto nei tempi previsti. "Non e' la prima volta che si verificano fatti di questa gravita'. Resta il problema principale di dover comunque garantire sicurezza agli operatori impegnati ad erogare un servizio cosi' importante quale e' quello del soccorso", aggiunge Monorchio.
E’ la diciannovesima aggressione dall’inizio del 2018 come spiega sulla propria pagina facebook l'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate" che racconta come gli equipaggi del 118, siano spesso il bersaglio di percosse fisiche, minacce e insulti verbali.Potrebbe interessarti
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"L’aggressione è continuata all’interno del pronto soccorso dove il medico è stato preso nuovamente di mira con calci e schiaffi" come precisa Giuseppe Galano direttore del Cot 118 regionale che ha rilasciato all’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate un messaggio di solidarietà. "Voglio esprimere solidarietà e vicinanza agli equipaggi delle Postazioni di Ponticelli e del Loreto che stanotte sono stati aggrediti e oggetto per l''ennesima volta di minacce e violenze inaudite, con l'aggravante di non aver avuto nessuna protezione dalla Polizia che era presente sul luogo dell'evento, ma che avrebbe quasi giustificato la ferocia degli astanti per un presunto ritardo.Penso che il tristissimo episodio è da attribuire all'inaccettabile carenza di risorse umane e di mezzi, che condizionano il nostro oneroso lavoro e ci rende vittime di un sistema che non regge più la richiesta di salute- dichiara Galano - le disattenzioni al 118 non sono più accettabili e se perpetrate porteranno da parte del personale ad una resa e all'abbandono, risultando una perdita incolmabile di esperienze e competenze di chi ogni giorno con abnegazione, sacrificio e attaccamento al lavoro compie ordinari "miracoli" di assistenza all'utenza, ma sarebbe anche la resa del Sistema Pubblico, che fino ad oggi ha garantito l'universalismo e l'eguaglianza delle cure. Spero ci sia da parte di chi ha il potere delle risorse e del cambiamento una presa di coscienza e una maggiore attenzione- conclude Galano - perché tutto questo non si disperda nel nulla, ancora solidarietà a questi "Eroi" e un sentito ringraziamento a tutto il 118".