Castellammare di Stabia. Una truffa ai danni dello Stato per oltre 25milioni di euro, architettata in uno studio contabile del centro città. Sono 28 le persone indagate nell’ambito della maxi inchiesta che ha visto coinvolto numerose città da Nord e Sud Italia. Secondo gli investigatori la truffa sarebbe stata messa in piedi da padre e figlio, e altre 26 persone che sono Ferdinando Muollo e Gianluca Salvatore Manzo stabiesi, Catello Norato di Gragnano, Angelo Boccioli, Liberato Caracciolo, Andrea Di Palma, Massimo Aponte, Gennaro Di Palma, Antonio Rubicondo, Beniamino Donnarumma di Santa Maria la Carità, Giovanni Comentale, Domenico Monaco, Roberto Di Biase, Mariano Cardinale, Carmine Di Vicino, Raimondo Cirillo, Rosalia Calemma, Antonio Porzio, Luigi Silvestri, Rodolfo Plesinger, Giuseppe Cantone, Antonio Bastone, Francesco Iaccarino, Giuseppe Menditto e Aniello Varriale. Il Tribunale Ufficio G.I.P. di Torre Annunziata a conclusione dell’inchiesta ha emesso un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” di denaro e beni a carico di tutti indagati, sino alla concorrenza della somma sottratta alle casse dell’erario, pari a €. 25.113.098,00. Nei confronti dei singoli contribuenti, invece, l’Agenzia delle Entrate ha incorso le procedure di recupero delle somme indebitamente percepite, con l’applicazione delle previste sanzioni di natura amministrativa.
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