Antonietta Gargiulo, l'unica sopravvissuta della strage familiare di Cisterna di Latina, potrebbe essere risvegliata dal coma farmacologico in cui si trova da tre giorni, al massimo entro domani.Potrebbe interessarti
E a questo proposito ieri a Radio Rai ha parlato la signora Michela, amica di famiglia nonché ex collega in pensione di Antonietta Gargiulo, che ha ripercorso quei pochi secondi trascorsi al telefono con Luigi Capasso la mattina della strage. "Quando al telefono di Antonietta ha risposto Luigi -ha spiegato-ho capito che era successo qualcosa di grave. Mi detto che la colpa era la mia che aveva ucciso le figlie, diceva cose confuse prima di chiudere la conversazione". La signora Michela appena chiuso il telefono ha prontamente chiamato i carabinieri informandoli della conversazione avuta con Capasso. Ed era proprio Michela la donna che i carabinieri hanno provato a far parlare con il 44enne senza successo. Lei sapeva benissimo della situazione delicata della coppia, in quanto Antonietta e le bambine erano state ospitate dalla donna lo scorso settembre, subito dopo quell'aggressione davanti lo stabilimento Findus. E forse Capasso a Michela non ha perdonato questo, il sostegno fornito all'ex moglie. Invece tra i particolari che in queste ore stanno emergendo, grazie anche alle testimonianza di questa amica di famiglia è la gelosia morbosa, come riportato da Latinaoggi, che Capasso aveva nei confronti della moglie al punto di hackerarne il cellulare. Secondo quanto ha raccontato la signora Michela, ogni messaggio e chiamata di Antonietta erano sotto il controllo del marito, attraverso un applicazione che fungeva da ponte col suo cellulare. Così avrebbe scoperto dell'appuntamento con gli altri colleghi per un caffè ad inizio Settembre. Una situazione che ha scatenato in Capasso una gelosia accecante, esplosa poi fuori il parcheggio della Findus.





