Sono due coltelli da cucina le probabili armi del delitto utilizzate da Alessandro Turati, 28 anni, per uccidere la nonna Paola Parravicini di 88 anni e la madre Marina Cesena, 58 anni, per poi togliersi la vita. Sarebbe questa la dinamica del duplice delitto e suicidio, verificatosi a Paina di Giussano, in provincia di Monza e Brianza, nella notte tra martedì e mercoledì.
I carabinieri hanno lavorato tutta la notte per ricostruire la possibile dinamica dei fatti.Potrebbe interessarti
Italia in caso di attacco atomico le alte cariche dello Stato restano senza bunker
Faida tra famiglie sinti: uccisa Dolores Dori, 44enne abbandonata davanti all’ospedale di Desenzano
Liguria, la sposa è in ritardo: il prete non ammette ritardi e inizia il matrimonio senza di lei
Estate killer: oltre 1.100 morti di caldo a Milano, a Napoli 579
La vita problematica dell'uomo è ora al vaglio degli inquirenti, così come la situazione relazionale ed economica della famiglia. Barba molto lunga, cappotto nero lungo anche d'estate, era soprannominato 'il baffo': così alcuni residenti di Paina di Giussano hanno descritto il ventottenne. "Lo vedevo passeggiare qui in giro, mi sembrava un po' strano - ha raccontato un abitante del quartiere - aveva la barba lunga fino al petto e teneva sempre addosso questo cappottino nero lungo fino ai piedi, anche d'estate".





