Cultura

La cultura delle emozioni e dei sentimenti nell’Homo lux, il saggio scritto dal medico Josè Luis Foglia Mafio

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Pompei. Un percorso di scienza e meditazione che conduce all’amore e ad una nuova cultura di luce. Un percorso che porterà l’homo sapiens a diventare homo lux. Questo il fil rouge del saggio scritto dal medico uruguaiano Josè Luis Foglia Mafio e presentato a Pompei al Malaika club, giovedì pomeriggio. Un volume che spazia dall’approccio scientifico dello studio del cervello umano a quello filosofico e dei sentimenti. Homo lux, pubblicato nel gennaio del 2018 è un saggio in cui, partendo da dati scientifici e dagli studi sul cervello umano si arriva ad ipotizzare e a sperare in un’umanità in cui prevalga la luce, l’intelligenza e il pensiero autonomo. Nel corso della presentazione il chirurgo e psico-neuro-endocrinologo di Montevideo ha sottolineato la necessità – in un mondo iper tecnologico – di una cultura nuova nel rispetto della vita e dei sentimenti, in cui l’affetto deve sempre essere presente e in cui il pensiero lineare o digitale non sopraffà quello analogico o delle emozioni. L’equilibrio tra il pensiero digitale e quello analogico custoditi, il primo nell’emisfero sinistro del nostro cervello e l’altro in quello destro, è alla base della nuova cultura che il medico uruguaiano prospetta nel suo saggio. Nel corso dell’incontro, introdotto dall’avvocato Elio D’Aquino, Josè Luis Foglia Mafio ha esposto la sua teoria sull’Homo Lux che è anche il titolo del suo saggio, sviluppata attraverso studi e esperienze, tra le quali la meditazione. Una voglia di conoscere che ha portato il medico uruguaiano a viaggiare in diversi Paesi e a studiare le culture locali e che lo ha portato a scrivere concetti come “Il futuro reale è sempre imprevedibile e incerto. Soltanto nel qui e ora è possibile rispondere a una sfida” e “L’affetto deve essere sempre presente, dall’inizio di un’azione alla sua conclusione. Questo è il grande salto quantico che farà l’intelligenza manifestata nell’essere umano”. Il saggio scritto nel corso di otto anni, tradotto in italiano e pubblicato a gennaio scorso, racconta il cammino già intrapreso dall’uomo verso una nuova era di luce e di pace. ‘Una nuova tappa evolutiva del genere homo’ che passa esclusivamente attraverso la poetica dei sentimenti e del pensiero analogico. Una situazione che è possibile raggiungere anche attraverso la meditazione e una profonda conoscenza di se stessi e dei meccanismi scientifici che regolano la nostra mente.

Rosaria Federico


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