Boscotrecase. Una truffa ben riuscita durata per quasi un anno. Promettevano dei finti posti di lavoro, apprendistato falsi non retribuiti. A garantire le assunzioni a tempo indeterminato c’erano un cardinale fasullo che diceva di avere amicizie in Vaticano, un sedicente avvocato e imprenditori – quelli veri – nel settore della vigilanza privata che tenevano anche finti colloqui. Sono oltre trenta le vittime tra Pompei e dintorni che hanno raccontato di aver versato somme di danaro con la promessa di un impiego a tempo indeterminato come guardia giurata o portiere.
Sono così finiti a processo un 37enne di Nola, ritenuto dalla Procura il capo di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Secondo l’accusa tutti avrebbero avuto un ruolo e si sarebbero divisi incassi da quasi 200mila euro. Il sistema, secondo gli inquirenti, era semplice. Una volta adescato il cliente, veniva portato dal finto cardinale che spiegava il da farsi: seguire un corso, fare qualche settimana di apprendistato. Poi si firmava il contratto a tempo indeterminato con la garanzia di una somma di denaro da versare. Coinvolti anche tre imprenditori nel settore della vigilanza privata.
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