Colpo di scena al processo relativo all’omicidio di Giovanni Moccia avvenuto a Calvizzano il 27 settembre del 2007. Come si ricorderà, il capoclan Abbinante Guido era stato condannato all’ ergastolo con sentenza emessa il 29.12.16 dalla Corte di assise di Appello di Napoli – III sezione -. La Suprema Corte, quinta sezione penale, presieduta dalla dottoressa Maria Vessichelli e che vedeva come relatrice la dottoressa Francesca Morelli, ha ribaltato il verdetto di “ fine pena mai”.
Hanno fatto breccia i ricorsi proposti nell’interesse del boss Guido Abbinante da parte degli avvocati Dario Vannetiello e Romolo Vignola. A lungo il Procuratore Generale, dott. Salzano, ha cercato di convincere i giudici di legittimità a confermare la sentenza di condanna, ma senza successo. L’annullamento della sentenza è stato totale. Eppure le prove a carico erano rappresentate dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia : Piana, Cerrato, Pica, Prestieri Antonio e Maurizio, Ambra e Illiano. Si dovrà svolgere un nuovo giudizio innanzi ad altra sezione della Corte di assise di appello. Sentenza annullata anche per gli esecutori del delitto – Ciprio Paolo, Baldassarre Salvatore e Esposito Giovanni-, difesi dagli avvocati Vittorio Giaquinto, Claudio D’Avino e Michele Basile.
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