Venezia, truffava gli anziani spacciandosi per un funzionario del Tribunale: denunciato un napoletano

SULLO STESSO ARGOMENTO

Venezia. Tenta truffe agli anziani spacciandosi per un funzionario del Tribunale: un 40enne di origini napoletane è stato denunciato dai carabinieri di San Donà di Piave. L’indagine ha preso il via dalla segnalazione al 112 di alcuni cittadini avvicinati in casa da uno sconosciuto che si qualificava come appartenente al Tribunale di Udine. L’uomo avrebbe raccontato poi di presunti incidenti stradali occorsi ai congiunti degli stessi anziani, chiedendo il pagamento di una penale e spiegando che di li a poco si sarebbe presentato un suo delegato. I carabinieri si sono recati sul posto e in breve hanno fermato il presunto truffatore. Portato in caserma per l’identificazione, gli investigatori hanno scoperto che si trattava di una persona già giudicata in passato e denunciata più volte a Venezia e Treviso per truffa. Addosso aveva un tesserino falsificato del Tribunale di Udine, che i militari hanno sequestrato, denunciandolo anche per ricettazione. Con sè l’uomo aveva inoltre un biglietto aereo di andata e ritorno in giornata per l’aeroporto di Napoli. Per il 40enne è stata avanzata la richiesta del foglio di via, per l’allontanamento dal Veneto.




LEGGI ANCHE

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE