E' inammissibile il ricorso amministrativo proposto da cittadini-elettori per contestare un decreto di scioglimento di un consiglio comunale per presunte infiltrazioni della criminalita' organizzata.Potrebbe interessarti
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Invece con una seconda ordinanza, che fa seguito a un provvedimento del maggio scorso, il Tar del Lazio ha nuovamente chiesto al Ministero dell'Interno di depositare tutti gli atti che nel gennaio dello scorso anno hanno portato allo scioglimento del Comune di Casavatore, per la ritenuta esistenza di infiltrazioni da parte della criminalita' organizzata. A rivolgersi al tribunale amministrativo sono gli ex amministratori, con in testa l'ex sindaco Lorenza Orefice. Chiedono l'annullamento del Dpr con il quale il 24 gennaio 2017 il Presidente della Repubblica ha disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Casavatore, con conseguente nomina della commissione straordinaria, ma anche della proposta del Ministro dell'Interno e della Relazione del 19 gennaio 2017, allegata al decreto presidenziale, della successiva deliberazione del Consiglio dei Ministri, delle relazioni della Prefettura, della Commissione ispettiva e del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nonche' del decreto del Prefetto di Napoli con il quale e' stata disposta la sospensione degli organi amministrativi. Con la sua ordinanza il Tar, considerato "che le relazioni della Commissione ispettiva del 15.09.2016 e del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica del 26.10.2016 costituiscono provvedimenti la cui conoscenza in forma integrale e' propedeutica alla difesa in giudizio delle ricorrenti" e rilevato che per tale ragione, con ordinanza del 10 maggio 2017, "la Sezione aveva gia' ordinato il deposito della detta documentazione, unitamente a tutti gli atti e documenti in base ai quali e' stato emanato il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Casavatore, in versione integrale e fermo il rispetto delle cautele imposte dalla natura classificata del testo", ha ritenuto "di ribadire l'ordine di produrre i predetti atti nel fascicolo di causa, in versione integrale e senza 'omissis'". Un mese di tempo e' stato concesso per il deposito degli atti richiesti; prossima udienza il 6 giugno.
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