Emma Bonino: quando la coerenza non è un’opinione (di Claudia Squitieri)

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In una Cava dei Tirreni in procinto di ospitare l’atmosfera leggera del sabato sera, incontro  al Marte con Emma Bonino e i candidati Giuseppe Scognamiglio e Filomena Gallo, candidati plurinominali al Parlamento con la lista Più Europa. In una sala gremita, la leader della formazione elettorale ha intrattenuto i presenti con la consueta passione sulle sfide che il nostro Paese dovrà affrontare nell’incipiente futuro.

Nel suo intervento ha parlato dell’importanza di consolidare e ampliare le infrastrutture presenti sul territorio, della necessità di creare un reale legame tra la scuola e il mondo del lavoro attraverso una riorganizzazione dell’Università, dell’attenzione da riservare alla legalità per svincolarsi dalla mentalità che vede nell’assistenzialismo e nel familismo le uniche soluzioni per risolvere i problemi che attanagliano la realtà odierna, soprattutto quella meridionale. Ha ricordato il valore dell’unità in un Paese come il nostro minacciato da idee secessioniste che aleggiano anche in un’Europa sempre più incerta sulla sua coalizione. Ha menzionato lo scempio dei fondi strutturali destinati all’Italia per interventi a favore della collettività, spesso restituiti per non essere stati utilizzati nei tempi previsti; dell’esigenza di disporre di una classe politica capace di concretizzare una programmazione a lunga scadenza che preveda interventi strutturali che tengano conto delle continue spinte trasformiste in atto in un mondo sempre più interconnesso.

La Bonino è una donna che ha dedicato la vita alla politica, ricoprendo le cariche più importanti della Repubblica oltre che nel Partito Radicale. Convinta sostenitrice delle lotte a favore dell’aborto e del divorzio negli anni ’70; negli anni seguenti si è sempre schierata politicamente e personalmente a sostegno delle battaglie in difesa di tutte le discriminazioni e i crimini contro l’umanità, di guerra e del genocidio e in opposizione di ogni dittatura. Una personalità concreta e schietta, tipica di chi come lei ha vissuto i suoi primi anni di vita in una fattoria nelle campagne di Bra, in provincia di Cuneo in Piemonte. Deputata alla Camera e al Parlamento europeo, Ministro degli affari esteri, Vicepresidente del Senato della Repubblica, Ministro del commercio internazionale, Ministro delle politiche europee, Commissario europeo per gli aiuti umanitari e per la tutela dei consumatori, Senatore della Repubblica Italiana. Disarmante nella sua semplicità e forte nelle sue convinzioni frutto della conoscenza di ciò di cui parla, caratteristica non scontata nei colleghi politici, offre un modello di coerenza non usuale e mai banale. E’ una dei pochi rappresentanti politici che risponde alle domande anche quando sono scomode e capace di ammettere errori di valutazione. La Bonino è una persona che ha scelto nella vita di non cedere a facili sentimentalismi; incarna inconsapevolmente un riferimento di donna in politica, moderna e capace di esprimere una femminilità scevra dai soliti cliché e per questo convincente. Libera da qualsiasi forma di disincanto, invita a guardare al futuro con speranza, a vivere il ruolo di cittadini elettori con responsabilità, indipendentemente dal credo politico; ad informarsi su quello per cui si dovrebbe esprimere consenso o disaccordo con serietà.



    Claudia Squitieri




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