Castellammare di Stabia. “C’è il 100% delle possibilità che io venga ricandidato perché io mi ricandido”. A parlare è l’ormai ex sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo, intervistato da Emilio D’Averio nel corso della quinta puntata di “Reality Car” trasmissione web di onlinemagazine.it firmata alla regia da Gaetano Cuomo e prodotta da Ciro Serrapica. Con l’occhio rivolto alle prossime amministrative del 27 maggio ma anche con uno sguardo al passato l’ex primo cittadino si racconta. “Ho tutta la volontà di ricandidarmi. Ovviamente cambiano le condizioni, cambiano i termini di questa vicenda – dice. Ho detto che voglio le mani libere, assolutamente le mani libere e ci sarà una mia scelta nell’individuare coloro i quali saranno accanto a me in questa vicenda e non ci sarà nessuno e niente che possa limitare quelle che saranno le mie scelte, stavolta decido io”. Sulla composizione delle liste: “Io – afferma – preferisco gente libera da 100 voti piuttosto uno da 500 voti che naturalmente ha consumato la sua esperienza politica nel mandare a casa a destra e a manca un sindaco.Oggi è il momento anche di un atto di coraggio nei confronti della città e di non stare lì a lesinare quello che ha voti”.
Perché prima chi decideva? “C’è stato un vizio genetico – risponde – in questa vicenda che è stata la nascita di questa coalizione. Sia la coalizione di centrodestra che quella di centrosinistra nascono a pochi giorni dalla presentazione delle liste. E quello è un vizio genetico che abbiamo pagato. Naturalmente si fa tesoro degli errori e non si ripetono”. L’ex primo cittadino in ipotesi di ricandidatura boccia l’alleanza con il blocco di Area Civica. “Lo escludo totalmente – dice con voce convinta – con quei personaggi non avrò più nulla a che fare. Purtroppo con alcuni avevo creato anche un rapporto personale, non lo nego che è quello che mi ha fatto più male al cuore. Questo non è il momento delle emozioni – prosegue – ma è il momento delle responsabilità. Al netto di una vicenda che si è consumata dobbiamo fare patrimonio di quell’esperienza che significa mettere una riga su quelle storie lì in modo che vengono ridimensionate perché cancellate temo di no e possano diventare marginali nel panorama politico della città”.
Antonio Pannullo ha parlato, da sindaco, in due circostanze della Camorra in città. In occasione della presentazione della nuova giunta dopo la “crisi” di governo e la notte della sua sfiducia. Alla domanda del giornalista che ha chiesto se Castellammare di Stabia è una città di Camorra, l’ex primo cittadino ha così risposto: “No, non è una città di camorra. E’ una città nella quale si è avvertita nel corso degli anni la presenza della criminalità organizzata che oggi la possiamo definire quiescente e che guarda con interesse a quella che è un’evoluzione urbanistica del territorio – dice. È necessario tenere in maniera alta e straordinaria il livello di guardia rispetto a questo fenomeno. Non dimentichiamo mai che questa è stata una città in cui sono stato uccisi due consiglieri comunali. Probabilmente neanche nelle città tipo Locri, Corleone sono stati uccisi per mano della Camorra. E sicuramente questo è un dato che non dobbiamo sottovalutare”.
ECCO L’INTERVISTA COMPLETA
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