Afragola. E' caccia all'uomo che ieri pomeriggio ha fatto fuoco contro il pregiudicato Michele D'Ambra di 55 anni riducendolo in fin di vita. L'uomo è tuttora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto rianimazione del Cardarelli trasportato da un ambulanza dalla Villa dei Fiori di Acerra dove era da solo guidando l'auto nonostante le pallottole allo stomaco e in preda a una forte emorragia. Chi ha fatto fuoco contro di lui ha le core contate e non è escluso che in giornata possa decidere di costituirsi visto che investigatori conoscono la sua identità. Gli investigatori ritengono che si sia trattato di una questione personale o meglio di un debito non pagato per fatti illeciti commessi insieme. D'Ambra che aveva fatto in passato delle batterie dei topi di appartamenti che imperversano nell'area a Nord di Napoli e nella provincia di Caserta lo scorso anno fu arrestato insieme con altri complici perchè trovato in possesso di cocaina. E non è escluso che il suo mancato omicidio sia fruttio di un debito di droga non pagato.
Secondo una prima ricostruzione  Michele D'Ambra nel primo pomeriggio di ieri avrebbe avuto una accesa discussione con un affiliato alla cosca Bizzarro-Barbato, che nel giro degli ultimi anni è diventata egemone nel rione Salicelle, nel controllo di tutte le attività illecite: dal contrabbando di sigarette all'immancabile traffico di stupefacenti.Potrebbe interessarti
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