#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 18 Giugno 2025 - 15:06
28.2 C
Napoli

Terremoti: sorgente magmatica profonda sotto l’appenino meridionale

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

I terremoti e gli acquiferi dell’Appennino meridionale svelano la presenza di magma in profondità nell’area del Sannio-Matese. A scoprirlo, uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia (DFG-UNIPG). Il lavoro ‘Seismic signature of active intrusions in mountain chains’, pubblicato su Science Advances, impatta sulle conoscenze della struttura, composizione e sismicità delle catene montuose, sui meccanismi di risalita dei magmi e dei gas e su come monitorarli. “Le catene montuose sono generalmente caratterizzate da terremoti riconducibili all’attivazione di faglie che si muovono in risposta a sforzi tettonici”, spiega Francesca Di Luccio, geofisico INGV e coordinatore, con Guido Ventura, del gruppo di ricerca, “tuttavia, studiando una sequenza sismica anomala, avvenuta nel dicembre 2013-2014 nell’area del Sannio-Matese con magnitudo massima 5, abbiamo scoperto che questi terremoti sono stati innescati da una risalita di magma nella crosta tra i 15 e i 25 km di profondità. Un’anomalia legata non solo alla profondità dei terremoti di questa sequenza (tra 10 e 25 km), rispetto a quella più superficiale dell’area (< 10-15 km), ma anche alle forme d’onda degli eventi più importanti, simili a quelle dei terremoti in aree vulcaniche”. I dati raccolti mostrano che i gas rilasciati da questa intrusione di magma sono costituiti prevalentemente da anidride carbonica, arrivata in superficie come gas libero o disciolta negli acquiferi di questa area dell’Appennino. “Questo risultato”, aggiunge Guido Ventura, vulcanologo dell’INGV, “apre nuove strade alla identificazione delle zone di risalita del magma nelle catene montuose e mette in evidenza come tali intrusioni possano generare terremoti con magnitudo significativa. Lo studio della composizione degli acquiferi consente di evidenziarne anche l’anomalia termica. “È da escludere che il magma che ha attraversato la crosta nella zona del Matese possa arrivare in superficie formando un vulcano”, aggiunge Giovanni Chiodini, geochimico dell’INGV. “Tuttavia, se l’attuale processo di accumulo di magma nella crosta dovesse continuare non è da escludere che, alla scala dei tempi geologici (ossia migliaia di anni), si possa formare una struttura vulcanica”. Durante lo studio sono stati raccolti dati sismici e geochimici e sviluppati modelli sulla risalita dei fluidi. La ricerca è iniziata con l’analisi della sismicità della sequenza del Sannio-Matese, per poi concludersi con la modellazione delle condizioni di intrusione magmatica. La conoscenza dei segnali riconducibili alla risalita di magmi in zone non vulcaniche deve essere ancor estesa ad altre grandi catene come l’Alpino-Himalayana, Zagros (tra Iraq e Iran), le Ande e la Cordigliera Nord-Americana. “I risultati fin qui raggiunti”, conclude Di Luccio, “aprono nuove strade non solo sui meccanismi dell’evoluzione della crosta terrestre, ma anche sulla interpretazione e significato della sismicità nelle catene montuose ai fini della valutazione del rischio sismico correlato”.


Articolo pubblicato il giorno 9 Gennaio 2018 - 15:29
facebook

ULTIM'ORA

Piano di Sorrento, arrestato ladro di auto
Caserta, mancano i medici non obiettori: aborti sospesi in ospedale
Mercato San Severino, abusa della ex compagna: arrestato
Calitri, in azione la banda bancomat: colpo da 30mila euro
Barra, crollo alla scuola Perasso, l’appello degli architetti: «Servono i...
Storia dei codici sconto dal cartaceo a oggi in Italia...
Femminicidio Martina Carbonaro: gli esperti analizzano anche un suo tablet
Anm, biglietto celebrativo per il quarto scudetto del Napoli
Divieto di lavoro nelle ore più calde, l’ordinanza della Regione...
Napoli, scippa due turisti a Porta Nolana: arrestato e condannato...
Il planetario della Federico II sarà il più grande d’Europa
Castel Sant’Elmo, l’annuncio del ministro Giuli: entro l’autunno apre il...
Villaricca celebra Sergio Bruni, la voce eterna di Napoli
Ermal Meta presenta “Le camelie invernali” al Centro Campania il...
Muore in provincia di Cuneo agente penitenziario originario di Cervinara
Pozzuoli, denunciati 6 giovani writers
Maturità 2025, da Borsellino a Pasolini: le tracce dell’esame di...
Marano, pregiudicato aggredito in strada: è giallo
Salerno, il rapinatore violento incastrato dal tatuaggio col serpente
Napoli, nuova stesa di camorra in via Escrivà a Pianura
Pompei, l’Insula Meridionalis raccontata da Zuchtriegel
Afragola, prima notte in carcere per l’ex sindaco e senatore...
Napoli, la “Notte prima degli esami” di San Martino presidiata...
Arzano, vandali sradicano per la seconda volta gli alberi da...
Camorra, ecco chi sono killer e mandanti dei 3 omicidi...
Oroscopo di oggi 18 giugno 2025 segno per segno
Marcianise, minaccia di morte la ex: arrestato
Avellino, auto della polizia provinciale in fiamme nel carcere borbonico
Controlli nei lidi balneari dell’area Flegrea: denunce, sequestri e sospensioni
Scuola, Consiglio Di Stato detta ‘limite’ a chiusure in montagna

DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento