Gli investigatori stanno cercando di interpretare il significato della bomba carta esplosa, nel pieno dei festeggiamenti di Capodaano, davanti a un cancello nei pressi del palazzo in cui abita il ras Salvatore D’Amico “o’ pirata”, a San Giovanni a Teduccio. Si vuole capire se si sia trattato di un caso o di un messaggio ben preciso al boss alleato dei Mazzarella e in guerra con i Rinaldi-Reale. Da alcuni mesi la zona di san Giovanni a Teduccio, ma in particolare tutta la periferia Orientale di Napoli, è diventata una polveriera.
La bomba carta in pratica è esploso poco minuti dopo la stesa di via Sorrento contro l'abitazione di Sergiolino Grassia in rottura con i Rinaldi e già oggetto di una precedente stesa il giorno dell'Immacolata.Potrebbe interessarti
Nel 2016 c'era stato un botta e risposta nel giro di una settimana tra fine maggio e inizio giugno prima con la fallita stesa contro l'abitazione del boss Ciro Rinald "my way" ( i pistoleri sbagliarono abitazione ) e poi la risposta con la stesa contro l'abitazione in cui si trovavano i due pregiudicati Giuseppe Di Carluccio e Pasquale Troise. Poi dopo mesi di silenzio il fragore delle armi è tornato a riecheggiare nella zona zona e con esso la tensione tra i vari schieramenti criminali alimentati dalla sete di potere del nuovo reggente del clan Mazzarella, "l'uomo nero" di san Giorgio a Cremano.





