Ultime Notizie

Minori e baby gang, Recalcati a Napoli: “Rilanciare il processo educativo, sono violenze gratuite”

Condivid

Napoli. “Sbagliato paragonare il fenomeno delle baby gang al terrorismo, piuttosto è un segnale di una crisi del discorso educativo”. A dirlo è stato lo psicoanalista Massimo Recalcati a Napoli per presentare il suo libro “Il segreto del figlio” nell’ambito di un incontro organizzato dalla scuola dell’infanzia ‘Giochi infiniti’ con il patrocinio dell’ordine degli psicologi della Campania. “Il ministro Minniti sbaglia a paragonare il fenomeno delle baby gang al terrorismo perché qui si colpisce senza un’idea e fuori da ogni ideologia. Si tratta di violenze gratuite, che non sono neanche legate alla volontà di appropriarsi di oggetti o di denaro”. Occorre quindi​, secondo lo psicoanalista,​ “rilanciare il processo educativo, non abbandonare questa strada. ​Le scuole sono essenziali affinché la vita dei nostri figli prenda la via della parola e non quella della violenza”.​ Recalcati rimarca infine che “l’ordine pubblico e il presidio del territorio sono importanti, ma non sufficienti. La presenza dello Stato rassicura – conclude – mostra che non siamo soli e abbandonati, soprattutto quando il territorio è minacciato da una violenza anarchica come quella delle cronache di Napoli di questi ultimi giorni, ma da sola non basta senza una grande battaglia culturale”. La presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Antonella Bozzaotra, evidenzia come “negli ultimi giorni siano state fatte molte analisi, spesso anche corrette e condivisibili. Adesso è il momento di concentrarsi sulle azioni da mettere in campo come società civile per arginare questo fenomeno, innanzitutto comprendere quale supporto offrire ai genitori, agli insegnanti, alle istituzioni nel momento in cui è in atto questa crisi educativa e il rapporto tra le generazioni rischia di essere compromesso​”​. ​ Secondo Bozzaotra “occorre individuare dei luoghi di riflessione dove elaborare le azioni da portare avanti e potenziare i servizi territoriali dove è possibile affrontare queste tematiche e sostenere le figure che vivono la crisi educativa in prima persona. Le misure repressive non risolvono il problema e spesso diventano un modo per mettersi l’anima in pace, escludendo la possibilità di lavorare sulle leggi, sul come trasformarle in regole di convivenza civile e accettarle o trasgredirle in maniera consapevole”​, conclude Bozzaotra.​​​


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 19 Gennaio 2018 - 18:07
Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

Svolta epocale nel calcio italiano: gli arbitri spiegheranno le decisioni VAR in diretta allo stadio e in TV

Una svolta destinata a cambiare profondamente il rapporto tra arbitri, tifosi e tecnologia. A partire… Leggi tutto

5 Agosto 2025 - 15:15

San Felice a Cancello, investe una donna e fugge: denunciato 37enne

Un 37enne è stato denunciato dai Carabinieri per omissione di soccorso e lesioni colpose stradali… Leggi tutto

5 Agosto 2025 - 14:54

Napoli, pusher tentano la fuga e investono un agente: arrestati due giovani tunisini

Napoli – Ancora un intervento delle forze dell’ordine contro lo spaccio nel cuore della città.… Leggi tutto

5 Agosto 2025 - 14:44

Turismo nautico nel caos: Salerno ostaggio dell’abusivismo, Assomare chiede regole urgenti

Salerno - Un "Far West" in alto mare, dove la sicurezza dei turisti e la… Leggi tutto

5 Agosto 2025 - 14:34

Napoli, Telemedicina al Cardarelli: 200 visite online in 6 mesi, rivoluzione per i pazienti

Napoli– La telemedicina si afferma come una realtà sempre più consolidata all’ospedale Cardarelli di Napoli,… Leggi tutto

5 Agosto 2025 - 14:24

Furto a un ripetitore Wind, ladri intercettati e in fuga tra le campagne del Beneventano

Tentano un furto su un ripetitore telefonico, ma vengono intercettati dalla polizia e costretti alla… Leggi tutto

5 Agosto 2025 - 14:14