Non interessano le polemiche legate a serie tv come 'Gomorra' al questore di Napoli, Antonio De Iesu.Potrebbe interessarti
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Per De Iesu, dunque, e' fondamentale dare "segnali nei quartieri sensibili in cui si genera devianza, in cui c'e' un uso indiscriminato di armi. Non mi appassiona la polemica tra chi e' nato prima, se 'Gomorra' o la camorra. Il sistema dei clan e' molto mutato dagli rispetto 40 anni fa e c'e' un abbassamento dell'eta' anagrafica. Questo genera piu' allarme, maggiore percezione di insicurezza. Il problema e' il controllo del territorio, per controllare lo spaccio di droga e quindi una fonte ingente di introiti".
La serie legata allo scrittore Roberto Saviano, osserva il questore, "rappresenta un certo stile di vita. Manca un pezzo di quella vita, il contrasto di magistratura e forze dell'ordine. E' una scelta degli autori e non intendo entrare nel merito, e' legittima. ma manca un pezzo". Dunque nelle aree a rischio di Napoli "bisogna sviluppare strategie di aggregazione e sensibilizzazione dei giovani per sottrarre i minori dalla chimera del facile guadagno". Il modello esiste gia', ricorda De Iesu, ed e' quello del rione Sanita' "dove noi accompagniamo un percorso di crescita. C'e' azione repressiva intensificata, ci sono e ci saranno telecamere, ma ci sono anche i parroci, le iniziative, la musica e presto ci sara' un progetto contro l'evasione scolastica". Del resto, l'efficacia di intervento nella sensibilizzazione e' gia' stata dimostrata nel costante diminuire nel capoluogo e in provincia delle vittime dei 'botti' di fine anno'.
"Da tempo andiamo nelle scuole, soprattutto nelle medie inferiori dove e' piu' possibile lavorare efficacemente - spiega - e con un approccio crudo, mostrando concretamente le mani sfasciate, le dita amputate. E oggi registriamo 35 feriti, contro i 46 dello scorso anno, e un solo minorenne coinvolto. Dunque non e' solo un problema di repressione, ma di attivita' di rete per analizzare e interpretare la devianza giovanile che deturpa l'immagine della citta'".
Gomorra, il questore di Napoli: 'Le polemiche non servono, bisogna fare qualcosa per i giovani'
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