#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
App Sinfonia Desktop
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 2 Agosto 2025 - 18:07
27.1 C
Napoli
App Sinfonia Desktop
Eboli, operaio cade dal tetto di un capannone: è grave
Multe fino a 35 mln o 7% fatturato; guai a...
Casal di Principe, aggredisce la madre 76enne per soldi da...
Torre Annunziata, crolla il controsoffitto nella postazione 118: medico salvo...
Pomigliano, lavoravano in nero mentre percepivano Naspi e pensione: denunciati
Napoli, minorenni in scooter senza casco
Sarno, premiata la miglior tesi magistrale: riconoscimento a una giovane...
Napoli, pakistano ricercato: arrestato all’aeroporto di Capodichino
Avellino, in auto nel cuore della notte: cinque pregiudicati fermati...
Salerno, si ribalta cestello elevatore: tre operai feriti. L’estate nera...
Tentano di portare stupefacenti nel carcere di Santa Maria Capua...
Napoli, turista derubata a Corso Umberto I: arrestati due migranti...
Operai morti a Napoli, la prima svolta nelle indagini: sotto...
Napoli, maxi operazione a Forcella nel settore food: sequestrati 45...
Napoli, festa a Castel di Sangro: 5 mila tifosi celebrano...
Start mining BTC and Dogecoin for free – COME Mining’s...
Escursionista precipita sul Monte Faito: drammatico salvataggio con l’elicottero
Arrestato “Arsenio Lupin” delle truffe agli anziani: ha solo 16...
Arzano, travolge una donna e fugge: identificato e denunciato il...
Sequestrato a Poggiomarino capannone abusivo: rubava anche la corrente
Napoli, sciacalli rubano gli attrezzi di uno dei tre operai...
Incidente in A1, 5 auto coinvolte: traffico in tilt nel...
Camorra, i boss dei Moccia scarcerati ma con divieto di...
Oroscopo del 2 agosto 2025 segno per segno
Estrazioni del Lotto e 10eLotto, i numeri vincenti di oggi...
Salerno, in viaggio con la famiglia e il carico di...
Lotteria Italia: 32 milioni di premi dimenticati dal 2002, oltre...
Avellino, la notte degli incivili: fototrappole smascherano chi scarica rifiuti...
Blitz nei Quartieri Spagnoli: irregolarità in 5 negozi, scattano sanzioni...
Napoli, decoro urbano: task force in azione a Scampia, Soccavo...

Gomorra a casa dei Gallo? Dissi di andare via’, parla un teste al processo

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Gomorra nella casa del boss a Torre Annunziata: nuovo colpo di scena e nuova deposizione importante al processo per i fondi in nero pagati dalla casa produttrice della fiction Gomorra per essere ospitati nella villa del boss di Torre Annunziata, Francesco Gallo detto ‘o pisiello. “Dopo l’arresto del proprietario della casa avevo suggerito alla produzione di andare via di lì, a costo di sospendere le riprese. E avevo indicato come alternativa la villa sequestrata a Paolo Di Lauro a Secondigliano”. A parlare è Maurizio Gemma, direttore della Fondazione Film Commission Regione Campania, come testimone della difesa al processo contro due ex manager della Cattleya ovvero Gianluca Arcopinto, organizzatore generale della prima serie di Gomorra, e il location manager Gennaro Aquino. Sono entrambi accusati di favoreggiamento alla famiglia Gallo per non aver denunciato le loro pressioni. Ha spiegato Gemma durante la sua testimonianza:
“A causa delle polemiche, gli organizzatori avevano già subito uno slittamento dell’inizio delle riprese e avevano posticipato l’inizio di alcuni mesi. Il mio era un consiglio, per una questione di opportunità, che non è stato ascoltato. Sapevo che ci sarebbero state ulteriori polemiche e che sarebbe stato difficile spiegare che quella non era apologia, ma non mi hanno dato ascolto. Ricordo di aver sentito un po’ tutti. Sicuramente ho parlato con Maurizio Tini (produttore cinematografico, e già ascoltato come teste in questo processo) e Arcopinto. Mi sentivo spesso anche con Aquino, che mi faceva molte pressioni affinché lo aiutassi a trovare altre location che potessero essere giuste per girare le scene. Tra queste anche la lussuosa villa stile Scarface sequestrata al boss Di Lauro, lo scissionista «Ciruzzo o milionario», che aveva già ospitato le riprese del film ‘I Milionari” ispirato proprio alla storia del capoclan di Secondigliano. Però era stata scartata l’ipotesi ha detto perché in realtà anche con i Di Lauro c’erano stati dei problemi per la troupe. La produzione riteneva più giusta la soluzione di Torre Annunziata, nonostante avessimo visto altri 6 beni confiscati tra Napoli, il Vesuviano e l’area flegrea, insieme al Consorzio Sole. Io sinceramente preferisco non consigliare mai soluzioni private, ma per Gomorra avevano esigenze precise”.

Gemma ha poi risposte alle domande del pm Maria Benincasa, che lo ha sottoposto al controesame: “Le alternative proposte non andavano bene  perché non rispettavano i canoni estetici, che invece esistevano a Torre Annunziata. Tutto ciò, nonostante ci fossero difficoltà con il quartiere (il Penniniello, ndr), che era molto particolare. Però, dopo l’arresto del proprietario, avevano avuto precise rassicurazioni dall’amministratore giudiziario della casa e dalla magistratura e hanno proseguito lì. Io ero convinto che non dovessero proseguire lì, anche a costo di sospendere la produzione”.


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 12 Gennaio 2018 - 13:40


facebook

Ultim'ora

App Sinfonia Desktop

Primo Piano


Cronache Podcast

Ascolta “Cronache Podcast” su Spreaker.

Le Video Storie