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Le false garanzie fideiussorie venivano immesse sul mercato a nome di uno "pseudo"istituto di credito con sede a Londra, la James Bank, realmente operante ma totalmente all'oscuro di tali operazioni, con sede a Stoccolma, nonche' attraverso societa' finanziarie italiane non abilitate e prive di qualsiasi copertura finanziaria atta a soddisfare i creditori. Nel tentativo di acquisto della Olidata Spa, Francesco Delle Cave e un commercialista finito ai domiciliari avevano coinvolto la Qvs del Quatar con l'amministratore Lorenzo De Martino - gia' noto alle cronache giudiziarie per aver tentato la scalata della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio - che utilizzando un fondo del Qatar avrebbe acquisito quote della societa' cesenate. L'operazione non e' andata in porto perche' il management Olidata a seguito di riscontri effettuati sulla "consistenza" del fondo si era accorto della truffa. Importante, al fine della ricostruzione delle movimentazioni finanziarie, l'apporto fornito dalle segnalazioni per operazioni sospette generate dai presidi antiriciclaggio che hanno consentito d'individuare ingenti flussi finanziari dirottati anche su banche estere nel Principato di Monaco e Malta.





