Bellona, the day after.Potrebbe interessarti
I carabinieri hanno trovato nell’abitazione di Davie Mango centinaia di cartucce per fucili da caccia e proiettili da pistola. Sono state tre ore infinite quelle nelle quali i carabinieri prima, i familiari dopo hanno cercato di bloccare l’uomo. Tutto è finito con il suicidio di Mango. Un paese intero si è fermato. L’uomo ha sparato sui passanti, ha sparato sua moglie e anche contro la figlia in fuga. Dopo aver sparato dal balcone si è chiuso in casa, minacciando di far saltare tutto con il gas. L’ultimo tentativo è stato quello di far parlare il padre. “Davide, esci di là, smettila”. Lo hanno rassicurato anche quando ha iniziato a urlare di voler "parlare con Mussolini", quando ha detto «la mia vita è finita, ho ucciso mia moglie». I negoziatori hanno cercato di fargli credere che la donna fosse ancora viva, anche dopo che, ormai cadavere e dopo due ore di estenuanti trattative, il colonnello Mirante l'ha tirata fuori dall'androne che era, purtroppo, già cadavere. "Davide, parlami dei tuoi hobby. Arrenditi, ti aiutiamo noi a venirne fuori". Mango ascoltava. Poi riprendeva a urlare frasi senza senso, in un susseguirsi di raptus. "Mi voleva lasciare", L’ha ripetuto più di una volta ma non c’è stato nulla da fare. I carabinieri hanno tentato un'ultima carta lasciando che fosse anche suo padre a parlargli. Prima al telefono. «Davide, esci di là, smettila». L'anziano inizialmente ha seguito le indicazioni dei militari prima di rivolgersi al figlio. Poi anche lui ha perso la testa. E ha iniziato a strillare mentre intorno era silenzio e attesa. «Davide, Davide! Ora basta». Lo ha ripetuto per minuti che sono sembrati interminabili. Davide ha ripreso a parlare con i carabinieri.
"Possiamo aiutarti". Niente. Lo sparo. E dall'altro capo si è sentito un rantolo. A quel punto sono saltate tutte le cautele. Nell'ultimo tentativo di salvargli la vita. Mango però si è sparato in bocca. Per lui non c'era più nulla da fare. E mentre il paese di Bellona è sotto choc si cerca un movente preciso, probabilmente ce ne sono diversi. La gelosia, secondo parenti e amici, immotivata, aveva avvelenato l'esistenza di Davide e Anna con continue liti. Ed è anche questo il motivo che ha costretto la coppia a cambiare casa più volte.
Bellona, il giorno dopo la strage e il racconto di quelle tre ore di trattative
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