Come la pizza anche la canzone napoletana, secondo Renzo Arbore, è un patrimonio del mondo e quindi degna della tutela Unesco. E’ quanto sostiene lo showman senza tempo, conduttore della popolarissima trasmissione televisivo “Indietro tutta”, mentre visita la mostra allestita con i suoi cimeli al Palazzo Reale di Napoli.
La musica napoletana non è la musica del passato “ma una canzone eterna, sempre verde”. “Una melodia come O’ sole mio – commenta – non è solo “la più bella canzone napoletana, ma la più bella canzone in assoluto, più di Summertime o di altri motivi inglesi o americani”. “Sono ventisette anni che porto in giro la mia band di tredici musicisti – ricorda Arbore – e ora ho avuto l’onore di presiedere l’archivio della canzone napoletana e poi questa mostra a Palazzo Reale dove venivo da ragazzino. Ci manca solo l’ingresso a cavallo”, continua scherzando. Il pensiero va alla storia della canzone partenopea, tradotta ovunque, anche in Cina: “E a parolieri napoletani come Caruso o Salvatore Di Giacomo, che non erano dei semplici parolieri ma poeti veri e propri, protagonisti di una canzone d’autore che sarà sempre inarrivabile perché in grado di arrivare al cuore”.
“L’Italia – conclude – è un Paese che si dà la zappa sui piedi perché è pieno di bellezze, mentre giornali e tv parlano solo di brutture”. La mostra-spettacolo, curata da Alida Cappellini e Giovanni Licheri, sarà visitabile fino al 1 maggio 2018.
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