All’ex macello di Aversa, ora Centro Caianiello, durante le prove per una recita natalizia, due bambini di tre e quattro anni vennero accompagnati in bagno dal fidanzato della maestra della scuola dell’Infanzia “Mini Rotary Club”. Il ragazzo, all’epoca dei fatti ventitreenne, avrebbe abusato dei due bambini. Nel febbraio del 2014 – dopo un periodo di osservazione dei bimbi da parte dei genitori e la rivelazione di una bambina, in particolare – scattò la denuncia ai carabinieri per violenza sessuale nei confronti del giovane uomo. Il fascicolo finì nelle mani del pubblico ministero Claudia Maone che dispose, subito, il divieto di avvicinamento dell’accusato ai luoghi frequentati dai piccoli.
Ieri, dopo quattro anni, il giudice Fabrizio Finamore del tribunale di Napoli nord ha rinviato a giudizio Silvestro D. S., oggi ventisettenne, residente a Parete.L’uomo, come riporta Il Mattino, dovrà comparire in tribunale il 12 gennaio per la prima udienza. I quattro genitori dei bambini, presunte vittime della violenza, hanno chiesto di costituirsi parte civile.
Una situazione drammatica in cui si sono trovati per mesi, i due minori. Almeno fino ai primi timidi racconti, fino ai disegni rivelatori e ai comportamenti insoliti. Il pubblico ministero chiese e ottenne un incidente probatorio che si svolse il 22 maggio del 2014, un anno e più dopo gli episodi dei presunti abusi.
I minorenni, in due occasioni diverse, vennero accolti nella sala giochi degli uffici giudiziari e filmati. Dalle relazioni redatte dagli psicologi è partita la convinzione del giudice Finamore di rinvio a giudizio a carico del ventisettenne.
“Pizzicotti, schiaffetti” nelle parti intime e anche scene scabrose di lui che si sarebbe abbassato i pantaloni. Gli indizi che conducono all’imputato sono contenuti nella testimonianza dei minorenni, i quali avevano poi rivelato ai genitori: “Il fidanzato della maestra ci ha accarezzati”. Da qui sono poi emersi, con fatica, particolari importanti per le indagini
Ora, Silvestro D. S. rischia una pena dai sette ai quattordici anni di carcere. Ma per ora l’accusa si basa su ipotesi investigative. L’imputato, difeso dal legale Valeria Spagnoli, ha dalla sua parte una serie di alibi che ha già presentato in sede di udienza preliminare. La scuola privata frequentata dai piccoli potrebbe anche decidere di costituirsi in giudizio come parte offesa.
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