Tonnellate di rifiuti speciali sotterrati tra la Campania, la Puglia e la Basilicata.Potrebbe interessarti
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Gli inquirenti hanno ricostruito il percorso di 300mila torrellate di rifiuti speciali provenienti dal Casertano e sotterrati nelle province di Foggia, Benevento e Potenza. Terreni agricoli avvelenati con oggetti in plastica, tubi di gomma e materiali edili di scarto. Rifiuti sotterrati a 'sandwich': strati di spazzatura e terreno. Pile di rifiuti fino a 12 metri di altezza erano stati trovati anche grazie alle dichiarazioni di Schiavone.
Secondo quanto accertato dalla Dia di Bari, i rifiuti casertani, conferiti dalla Gesia di Pastorano e dalla Ilside di Bellona (le cui attività sono già oggetto di indagine da parte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere) venivano smaltiti secondo una duplice modalità. Da un lato la frazione secca veniva conferita alla Spazio Verde Plus di Carapelle (Foggia) e, dopo essere stata trasportata presso l'impianto di stoccaggio di Foggia, veniva gradualmente smaltita illecitamente (mediante abbandono) in cave abbandonate di Trani e Poggio Imperiale nonché su terreni agricoli ed aree protette delle province di Foggia, Benevento e Potenza, utilizzando sempre come base operativa per gli smaltimenti illeciti l'area di parcheggio di Carapelle della società Ecoball Bat. Dall'altro lato, invece, la frazione umida veniva conferita all'impianto di compostaggio Biocompost Irpino di Bisaccia dove il rifiuto non trattato veniva semplicemente triturato e miscelato, per poi essere trasportato con documenti di trasporto che ne attestavano falsamente la natura di «ammendante compostato misto». Trattandosi di compost, quindi, non si rendeva necessaria l'ulteriore, prescritta documentazione per il trasporto dei rifiuti. Il tutto veniva poi smaltito all'interno di una ex cava di Ordona.
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