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Dei veri e propri annunci web che permettevano di prenotare case vacanza in mete ricercate a prezzi concorrenziali con foto delle abitazioni vere, indirizzi giusti e i dettagli su dove effettuare il bonifico dell’ acconto. I vacanzieri, arrivati nel giorno prestabilito trovano le case ma al loro interno c’erano i veri occupanti o proprietari, ignari di tutto. Dei truffatori nessuna traccia.
Nella rete delle truffe sono finite vittime da tutta Italia ma anche da parti del mondo. Gli inquirenti sono riusciti a risalire a otto persone, tutte della città delle acque. Associazione per delinquere finalizzata a una serie di truffe è l’accusa con la quale sono finiti a processo il presunto capo del gruppo Carlo Scelzo, 35 anni, del rione Moscarella, Carmine Guerriero, 29 anni, che proprio la scorsa settimana ha patteggiato una condanna a cinque anni di reclusione per la vicenda delle banconote contraffatte vendute sul web.
Lo scorso luglio, il gup Maria Concetta Criscuolo ha rinviato a giudizio Scelzo e Guerriero (assistiti tra gli altri dagli avvocati Olga Coda e Carmine Iovino) insieme a Sebastiano Sorrentino (54 anni), Maria Dura (73), Concetta Conti (30), Anna Steano (52), Carmela Cavallaro (55) e Asja Rebeca De Filippis (35, di Avellino), fissando la prima udienza per ieri.
I giudici hanno disposto il rinvio con urgente convocazione delle 65 parti offese. Se risponderanno, saranno tutte chiamate a testimoniare a processo e potranno anche costituirsi parti civili. In caso di non risposta potranno anche non essere mai risarcite.
Castellammare, 65 persone truffate con le finte case vacanze dalla gang di Scelzo e Guerriero: 8 a processo
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