Napoli. Ci sono dirigenti, impiegati, fedelissimi di Romeo ma anche vigili urbani e finanzieri nella lista degli indagati della Procura di Napoli. Stamattina sono scattati gli arresti domiciliari per l’imprenditore già arrestato nel caso Consip, Alfredo Romeo, per il direttore generale del Cardarelli Ciro Verdoliva, per l’ex direttore generale dell’ufficio patrimonio del comune di Napoli, Giovanni Annunziata e per Ivan Russo, stretto collaboratore di Romeo. Ma la lista degli eccellenti è lunga, gli altri 12 destinatari della misura interdittiva sono funzionari, vigili urbani e finanzieri.
In tutti gli appalti oggetto dell’inchiesta, l’ipotesi è che l’imprenditore ottenesse aggiudicazioni attraverso favoritismi. Ad Alfredo Romeo, i pm contestano otto capi di imputazioni con l’accusa di corruzione in atto contrario ai doveri d’ufficio e corruzione a favore di un incaricato di pubblico servizio. Ciro Verdoliva, invece, in qualità di responsabile unico del provvedimento di gara dell’ufficio tecnico del Cardarelli, di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni, e corruzione per atti contrari dai doveri d’ufficio. A Giovanni Annunziata, ex direttore generale dell’ufficio Patrimonio del Comune di Napoli, corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, e a Ivan Russo corruzione nell’esercizio delle sue funzioni. Indagati e con provvedimenti di sospensioni dalle loro funzioni, un geometra della II municipalità, un funzionario della Soprintendenza romana, il direttore tecnico dell’ospedale Cardarelli, due responsabili del complesso giudiziario di Napoli e due finanzieri.
Le richieste al gip sono state inoltrate tra il giugno e settembre scorso.
Ipotesi di corruzione anche nei confronti della funzionaria della Sovrintendenza archeologia e Belle arti romana Rossella Pesoli, per quanto riguarda il rapporto con Leandro De Felice, funzionario del Comune di Napoli. Sia la Pesoli che De Felice hanno avuto una sospensione dai pubblici uffici per alcuni mesi. Ipotesi di corruzione a carico di Romeo anche per i rapporti con Emanuele Caldarera, responsabile dell’ufficio speciale del Palazzo di giustizia di Napoli. Plurimi ipotesi di corruzione ipotizzati dai pm anche per i rapporti tra Romeo e dipendenti del Comune di Napoli, tra cui vigili urbani che non elevano multe all’hotel a cinque stelle di Alfredo Romeo, e impiegati comunali. Sono indagati anche due finanzieri che hanno ricevuto una misura interdittiva.
Ecco tutti i nomi delle persone coinvolte in questa prima fase di indagine: Stefania De Angelis, Leandro De Felice, Gennaro De Simone, Achille Tatangelo (per i quali è stata disposta una sospensione per sei mesi); sospensione per quattro mesi per i finanzieri Biagio Castiello e Gennaro Silvestro, indagati per violazione di atti coperti; mentre sono indagati anche Sergio Di Stasio (Nas) e Carmen Minopoli (vigile urbano): per loro il giudice deve decidere sulla misura interdittiva.
Per un altro stretto collaboratore dell’imprenditore Romeo, Enrico Trombetta, è stata disposta l’interdizione dall’attività per sei mesi.
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