#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 8 Maggio 2025 - 16:48
20.8 C
Napoli
Reddito di cittadinanza: Il Tribunale di Nocera annulla la richiesta...
Avellino, truffano 91enne con la scusa dell’arresto di un parente:...
Pompei, blitz anti-bracconaggio: salvati 24 uccelli protetti
Clamoroso Napoli, scatta l’assalto a De Bruyne: il sogno prende...
Mazzocchi suona la carica: “Scudetto? C’è consapevolezza. Vogliamo scrivere la...
A Santa Maria Capua Vetere arriva “Un giorno in Pretura”
Aggrediscono uomo con cacciavite, scappano e razziano un supermercato: banda...
Pomigliano, dramma sfiorato alla Stellantis: coil precipita nel reparto presse
Dada, il nuovo singolo di Kukla fuori venerdì 9 maggio
Amerigo Vespucci, il ritorno di Corrado Gala: 45 anni dopo...
Il Vesuvio accende i riflettori su Campania Stories 2025: il...
Serie A, Scott McTominay è il miglior giocatore del mese...
Quarta edizione del Festival Internazionale Rotta di Enea culmina con...
Omicidio Tufano, la procuratrice Imperato: “Guerriglia urbana, scene da Far...
Amianto a Pozzuoli, l’INPS condannata a riconoscere i benefici contributivi...
Palazzo Reale di Napoli, i racconti del fuoco per il...
Napoli, movida rumorosa: il Tribunale condanna il Comune a risarcire...
Completata la posa del cavo sottomarino Campania-Sicilia
Che meraviglia, il nuovo singolo di Davide De Marinis
Avellino, scoperti rifiuti speciali stoccati in aree non autorizzate
De Luca: “Bene le sanzioni a chi non ha controllato...
Napoli, Lungomare ostaggio dei rifiuti: scogliera trasformata in discarica e...
Breve storia di come sono diventato normale: presentazione del libro...
Avellino, maxi-sequestro da 8,5 milioni per frode fiscale e riciclaggio
Napoli, omicidio del 15enne Tufano: “Non chiamiamola paranza”,Gratteri: “Azione camorristica...
Navigare in sicurezza in Campania: la VPN ideale per la...
Premio Milone: Enrico Mentana e Monsignor Vincenzo Paglia tra i...
Terrazza Leuciana – Tramonti, la magia della musica nel cuore...
Irene Loche: esce venerdì 9 maggio il nuovo singolo Keep...
Sei un artista? Partecipa alla VII Mostra d’Arte Collettiva del...

Appalti Romeo, il Gip nega l’interdizione per una vigilessa e un carabiniere indagati nell’inchiesta

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Il gip del Tribunale di Napoli Mario Morra ha respinto la richiesta di interdizione avanzata, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Romeo, nei confronti di Carmen Minopoli, agente di polizia municipale del Comune di Napoli. Alla vigilessa la procura contesta un episodio di presunta corruzione: avrebbe ottenuto dall’imprenditore AlfredoRomeo, un accesso gratuito e un altro scontato al 50 per cento alla Spa dell’Hotel Romeo, secondo l’accusa per ricompensa per le multe elevate nei confronti di automobilisti che parcheggiavano in sosta vietata davanti all’albergo. Secondo il giudice ”il carattere oggettivamente modesto del vantaggio economico potrebbe aver indotto l’agente di polizia municipale a sottovalutare le implicazioni del proprio operato, senza tuttavia che ciò sia necessariamente indicativo di una abitudine a strumentalizzare il proprio ruolo”. Il gip ha anche respinto la richiesta di interdizioni avanzata dalla procura nei confronti del carabiniere Sergio Di Stasio, indagato per rivelazione di segreto a vantaggio di Ciro Verdoliva, manager del Cardarelli anch’egli coinvolto nell’inchiesta Romeo. l militare, in servizio al Nucleo antisofisticazioni e sanità dei carabinieri di Napoli, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe fornito a Verdoliva informazioni riservate sulle indagini in corso. Nel provvedimento con il quale il giudice rigetta la richiesta, si sottolinea invece che, a proposito di una conversazione registrata tra i due, si parlava di una indagine che era stata avviata nei confronti di un medico del Cardarelli. Nel corso dell’interrogatorio, De Stasio ”ha rivelato che Verdoliva era in realtà un confidente della polizia giudiziaria” circostanza di cui sarebbero stati al corrente anche i suoi superiori. De Stasio aveva precisato che era stato proprio il manager dell’ospedale a far attivare le indagini a carico del medico. Quindi nella circostanza il carabiniere non avrebbe fatto altro che sollecitare ulteriori informazioni. Una versione dei fatti che ha trovato conferma – evidenzia il giudice – dalle spiegazioni offerte dallo stesso Verdoliva. In ogni caso entrambe le vicende – quelle che chiamano in causa le vigilessa e il carabiniere – ”non appaiono indicative di un concreto pericolo di reiterazione dei reati”. ”Si tratta – osserva il gip – di episodi isolati e determinati dalla peculiarità dei rapporti instaurati tra gli indagati e la controparte”.


Articolo pubblicato il giorno 21 Novembre 2017 - 19:06

ULTIM'ORA


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento