Il Governo ha presentato un emendamento in commissione del Bilancio del Senato che prevede la fine delle radio analogiche. L'emendamento è parte di un pacchetto che riordina gli spettri di trasmissione e regola la transizione verso i servizi 5G. Questo passaggio coinvolgerà anche le trasmissioni televisive terrestri.
Già dal primo giugno 2019 scatterà l'obbligo di vendere all'ingrosso solo le radio che integrano "un'interfaccia per la ricezione della radio digitale" .Potrebbe interessarti
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Ricordiamo che il consorzio DAB Italia , che riunisce Radio DeeJay, Radio Capital, m2o, RDS, Radio Maria, Radio Radicale, Radio 24 – Il Sole 24 Ore, R101, punta a coprire entro la fine del 2017 il 95% delle province italiane, arrivando a raggiungere l’85% della popolazione in mobilità e il 60% degli ascoltatori domestici. Attivi anche altri consorzi come Rai DAB e EuroDab con coperture tra il 43% e il 65% della popolazione. Al momento l’unico Paese ad avere avviato lo switch-off verso la radio digitale è la Norvegia (all’inizio del 2017). La Svizzera lo ha già programmato per il 2020 mentre Gran Bretagna e Danimarca dovrebbero iniziare tra il 2020 e il 2022.