Politica Napoli

Napoli: il documento per il congresso del Pd. Ripartire dalla comunità

Pubblicato da
Condivid

“Abbiamo scelto convintamente di partire dalla definizione di una proposta politico programmatica per avviare la nostra partecipazione a questo congresso.” –  si legge nel documento – “Il Pd per Napoli. Un nuovo Pd per il futuro di Napoli e della sua area metropolitana. Certi di essere davanti a un’occasione imperdibile per rilanciare finalmente un’idea di Pd in grado di cogliere e superare le forti criticità relative alla gestione di questi anni da un lato e capace, al contempo, di farsi interprete delle grandi potenzialità per il Pd e per Napoli in questa fase, dopo anni di cattivo governo cittadino e metropolitano. Si tratta – si legge – di una scelta che riteniamo preziosa ma anche indispensabile per fare quel salto di qualità che tanti nostri elettori, ormai da troppo tempo, richiedono e si aspettano. Vogliamo ripartire dalle idee, ricostruendo una visione di Napoli e dell’area metropolitana che guardi finalmente alle sfide del presente per costruire un futuro possibile. Vogliamo che questo processo – si specifica – sia vissuto dai nostri militanti come un momento di confronto e di dibattito vero che rimetta al centro una discussione che esca finalmente dalle logiche tutte interne e che rimetta al centro i tanti circoli del Pd della nostra provincia. Per questo abbiamo lanciato la pagina Facebook il Partito Democratico per Napoli, per vivere questo congresso come un punto di ripartenza, di ascolto e di confronto da vivere insieme con i tanti militanti che avranno voglia di partecipare con le proprie idee ed i propri contributi e stimolando il nostro popolo delle primarie, fondamentale eppure mai coinvolto in questi anni”. “Ripartiamo dunque dalla nostra comunità per riscoprire i valori veri sui quali, dieci anni fa, abbiamo dato vita al Partito Democratico che oggi, anche qui nella nostra provincia, deve rappresentare la vera alternativa al populismo e alla demagogia riscoprendosi un Partito veramente Riformista e Popolare”, conclude.

Pubblicato da