Cronaca Giudiziaria

Assolti i due rampolli della Napoli-bene: non stuprarono la 18enne a Chiaia nel 2013

Pubblicato da
Condivid

Chiuso in primo grado il processo sul presunto stupro avvenuto nel dicembre del 2013 ai danni di una allora diciottenne. I due ragazzi accusati sono giovani di buona famiglia, all’epoca studenti universitari che vivono tra il Vomero e Posillipo.
I giudici hanno ritenuto che “il fatto non sussiste”, pertanto è stata esclusa l’accusa di violenza sessuale di gruppo. I giudici hanno predisposto anche che le spese legali debbano essere a carico della ragazza.
Nella ricostruzione dell’accusa, questa è una storia che risale alla notte tra il 28 e il 29 dicembre 2013, tra i baretti di Chiaia dove i giovani protagonisti si incontrano e che si consuma nella stanza di un appartamento dove un gruppo di amici si dà appuntamento per trascorrere qualche ora in compagnia.
Ma quella sera – secondo l’accusa – si sarebbe consumato uno stupro: si parla di calci e pugni per costringere la ragazza a soddisfare le esigenze sessuali dei due. Tra le prove un video di sei secondi che, per la difesa non sono sufficienti a incriminare i due ragazzi.
Nel capo di imputazione si legge che i due ventenni avrebbero agito “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso” abusando della ragazza. Nella contestazione si fa infatti riferimento a “calci e pugni sferrati” che avrebbero provocato alla parte offesa “diffuse ecchimosi non refertate”.
Al termine del dibattimento in cui ognuno ha sostenuto la propria tesi, ieri il processo è arrivato al capolinea del primo grado e quindi assoluzione per i due giovani finiti sotto accusa e sotto processo.
La vittima della presunta violenza si era costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Valerio De Martino. Si aspettano ora le motivazioni della sentenza per presentare ricorso in Appello.

Pubblicato da