È stata disposta dalla procura veneta l’acquisizione del cellulare della figlia 15enne, della donna e del suo assassinio nell’ ambito delle indagini relative al femminicidio “Mariarca Mennella”. “Se fai del male alla mamma finirai in prigione e non vedrai mai più né me né mio fratello”.
Lo scrive la ragazzina 15enne al padre in un messaggio prima che lui, Antonio Ascione, ammazzasse Mariarca Mennella, 38enne di Torre del Greco. Messaggi che risalgono a pochissimi giorni prima dell’ omicidio. Il motivo che avrebbe spinto la ragazzina a usare queste parole sarebbe stato l’aver appreso che, durante una discussione, suo padre avrebbe minacciato con un coltello la donna. Una prova di omicidio premeditato e di minacce che potrebbe essere determinante per comprendere lo scenario in cui è avvenuto il delitto. Per questo motivo il Pubblico Ministero, Raffaele Incardona, ha accolto la richiesta dell’avvocato di parte. La ragazza aveva così scritto a suo padre tramite Whatsapp di non farlo mai più e, avendo l’uomo negato l’accaduto, gli aveva detto di conoscere tutta la verità. Gli screenshot di queste conversazioni sono stati allegati dall’avvocato alla memoria difensiva allegate agli atti.
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