Nuovo anno accademico per La Falegnameria dell’Attore: il laboratorio permanente diretto da Gigliola De Feo e Andrea Fiorillo

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Apre il nuovo anno accademico della Falegnameria dell’Attore, più che una scuola tout court un vero e proprio laboratorio permanente, cui si può accedere a partire da 8 anni. Un luogo dove gli allievi imparano il mestiere di attore seguendo un percorso mirato, definito e personale. L’accademia propone un corso di recitazione che prevede sia un lavoro sulla formazione teatrale che su quella cinematografica. Le lezioni sono rivolte ai più piccoli (8 – 13 anni) cui è dedicato un corso specifico, e a tutti gli altri (dai 14 in poi e senza limiti di età) suddivisi, a seconda della loro esperienza nel campo, in classi di I e II livello. E come ogni anno, punta di diamante dell’accademia, seminari e workshop inediti con autori, attori, registi e casting director di fama nazionale e internazionale (da Giulio Scarpati a Lella Costa, da Alberto Rossi a Valeria Miranda, da Marita d’Elia a Silvia Luzzi, a Luca Pizzurro, per citarne solo alcuni). “Il lavoro sul personaggio, la recitazione che è creazione, produzione di qualcosa di diverso da sé, è l’obiettivo principale da raggiungere attraverso un percorso disciplinare – hanno dichiarato Gigliola de Feo e Andrea Fiorillo, direttori artistici della scuola La Falegnameria dell’Attore – che premia la capacità di immedesimarsi nel ruolo, nella storia, nel contesto da interpretare servendosi non solo della propria empatia ma anche di regole tecniche precise”. Sotto la direzione artistica di Gigliola de Feo, di formazione romana, allieva e poi assistente a Roma di Giulio Scarpati, e di Andrea Fiorillo, di formazione napoletana, allievo dello storico Teatro Sancarluccio di Napoli, La Falegnameria dell’Attore vuole essere una fucina sempre aperta, un work in progress di sé stessi e delle proprie potenzialità artistiche, caratterizzato dall’esplorazione di tutti i possibili percorsi che fanno l’attore, individuando gli strumenti migliori non per recitare la realtà, ma per far sembrare reale quello che si recita.

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