Cronaca di Napoli

Napoli, 4220 aspiranti medici divisi tra biologia e matematica

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In 4220 si sono presentati oggi a Napoli per il test di ingresso alla facolta’ di Medicina dell’Universita’ Federico II. Gli aspiranti camici bianchi, tra preoccupazioni e un po’ d’ansia, hanno dovuto rispondere a 60 domande in 100 minuti. All’uscita, c’e’ chi racconta di aver trovato difficili le domande di chimica e biologia, altri, invece, di fisica e matematica. Ognuno ha una storia da raccontare: come Beatrice, 55 anni. “Avevo da sempre il pallino di fare medicina, ed eccomi qui – dice – Sono gia’ laureata, in Sociologia, mio figlio, che ha 23 anni, e’ al terzo anno di Medicina”. Beatrice fa sapere di aver frequentato Medicina gia’ da ragazza, ma di aver lasciato quel percorso per amore. “Poi mi sono iscritta a Giurisprudenza, infine a Sociologia dove mi sono laureata – sottolinea – pero’ volevo fare Medicina”. Se fosse ammessa, potrebbe cominciare il percorso che “mi consentirebbe di diventare psichiatra, quello e’ il mio vero pallino”. E intanto, qualche giorno fa, ha saputo di aver superato anche il test in Psicologia al Suor Orsola Benincasa. Le domande piu’ difficili? “Forse quelle di logica – risponde – perche’ richiedevano in ogni caso un ragionamento matematico”. Giovanni Gallinari ha 19 anni e riprova il test per la seconda volta. “Dopo lo scorso anno mi sono iscritto a Scienze biologiche – afferma – non credo che sia andata male, ma stiamo a vedere quando ci saranno i risultati. Qualche intoppo maggiore l’ho avuto con matematica e fisica e con le domande di logica alcune delle quali richiedevano un ragionamento macchinoso”. Anche per Sara, 19 anni, le domande “piu’ toste sono state quelle di matematica e fisica”. “Per il resto – sottolinea – le domande erano relative agli argomenti del programma”. Della stessa idea Rossella Capasso, 20 anni, che prova il test per la seconda volta. “Lo scorso anno – i test erano nel complesso piu’ semplici, ma le domande erano in ogni caso fattibili. Le domande di matematica e fisica erano le piu’ articolate”. Adamo, 20 anni, torna ai test per il secondo anno. “Nel frattempo mi sono iscritto a Biotecnologie – dice – se non dovessi superare il test, resterei alla mia facolta’, perche’ mi piace quel percorso di studi. Ho trovato le domande un po’ simili a quelle dello scorso anno, anche se di sicuro c’erano tranelli per risposte che si somigliavano”.

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