Cronaca Giudiziaria

Camorra, gli amici di Genny Cesarano intercettati dopo l’omicidio commentavano: ”Lo hanno scambiato per Alessio Pica”

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Nessuno degli amici di Genny Cesarano, il 17enne vittima innocente della camorra ucciso da una stesa al rione Sanità nel settembre del 2015 si è costituito parte civile nel processo che comincerà a fine ottobre. Nessuno si costituito perché in cinque sono indagati per falsa testimonianza. Secondo la Dda hanno cercato di depistare le indagini insieme con un poliziotto in pensione, padre di uno dei ragazzi, come è emerso dalle intercettazioni contenute nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fraancesca Ferri che hanno portato all’arresto dei killer (Luigi Cutarelli, Ciro Perfetto, Mariano Torre e Antonio Buono)  e del mandante (il boss pentito Carlo Lo Russo). Pochi giorni dopo la morte di Genny i ragazzi continuavano a vedersi di notte e a commentare i fatti di camorra. La notte del 29 settembre del 2015 in cinque parlavano nell’auto (una Toyota Yaris) intercettata

Antonio:          eh o cazz…mannaggia la marina…fratell…quello stava…quello…è morto Genny Cesarano…che non sa niente…

o pazz:                          bravo…quello a lui…incomp…

Antonio:          che non ha fatto niente…una botta nella schiena…o nannone ha preso venti botte addosso…e non è morto….hai capito o no…fratello….come è strana la vita

o pazz:             la morte di Genny….io te lo dico io…secondo me…cos…la sensazione mia….la se quello…lo hanno preso per Alessio Pica…a quello…all’improvviso..nel bordello…lo hanno…

Parlano quasi tutti insieme

Antonio:          o pazz…o pazz…ti posso dire una cosa…o frat…io sono vico per miracolo…o frat…

uomo::            tu dovevi morire tu pesce in mano…

Antonio:        io dovevo morire io…non doveva morire lui….perchè lui ha preso una botta….io quindici….ne ho prese…quattro nel mezzo….e dieci…undici mi passarono in testa….guagliù…hanno sparato all’impazzata…

Un altro componente aggiunge che hanno sparato a raffica e a chi colpivano. Antonio concorda. Un altro dice che dopo ( i killer) non sono più andati.

Mattia:                                    guagliù, ma quante volte devo dire … pure questi qua alle due e mezza salirono a Miano

uomo:              due motorini salirono…. e due scesero

uomo 1:           chi dice che è stato proprio o nannone

Antonio:         ma quando mai…gualiù…ma quello se viene…viene sotto e sotto…e ti cresima… o frat….

uomo 2:           guagliù..hanno detto che due motorini sono saliti a Miano…e due sono scesi

Fanno delle ipotesi. Qualcuno dice che sono stati i “quartieriani”, o che qualcuno dei killer stia appoggiato li. Qualcun altro riconduce l’omicidio al fatto delle “mazzate” allo stadio e che hanno preso parte anche “quelli di Forcella”. Un altro dice che invece questo fatto dello stadio non c’entra proprio niente e che è stato solo un pretesto.Ancora che è stato il fatto di Pasquale sullo stadio. Mattia dice che può essere stata gente del Rione Traiano, ma Antonio risponde che non c’entrano niente, perchè hanno le loro guerre. Dicono che volevano ammazzare qualcuno, perchè hanno sparato ad altezza d’uomo. Giuseppe dice che i killer hanno pensato che alle cinque del mattino, in un gruppo di persone ferme nella Sanità, sicuramente ci doveva essere qualcuno “malamente”. Un altro dice che hanno sparato per uccidere. Mattia chiede a Giuseppe: se tu fossi malavitoso, staresti alle 5 del mattino in mezzo alla strada?

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