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Avellino: si guarda e pensa al trittico

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La vittoria resta l’unica medicina universale capace di curare, all’istante, i mali di tutte le squadre di calcio. Con i tre punti torna il sorriso sul volto di calciatori, dirigenti e tecnici. Di colpo le polemiche vengono spazzate via e finiscono nel dimenticatoio, almeno fino al prossimo passo falso. Potenza di un gioco capace di far cambiare repentinamente gli scenari. Capita così che, sette giorni dopo le turbolenze registrate tra presidente e allenatore per la sconfitta di Cremona, tecnico e patron si ritrovino più uniti che mai, alla cena di lunedì sera in città, a scherzare e banchettare allo stesso tavolo con calciatori e altri dirigenti. Una fotografia perfetta, capace di immortalare la ritrovata armonia, in un ambiente che adesso guarda con interesse al trittico alle porte che vedrà i biancoverdi impegnati venerdì sera a Cesena, lunedì in casa con il Venezia e sabato 23 a Novara. Tre partite che saranno indicative per scoprire se quella contro il Foggia è stata vera gloria. Da navigato timoniere della categoria, Walter Novellino ha pure ieri pomeriggio tenuto il gruppo a rapporto per metterlo in guardia da possibili cali di tensione che potrebbero rappresentare un boomerang pericoloso contro un avversario come il Cesena con l’acqua alla gola. I bianconeri di Camplone, un punto in tre gare, stanno avendo qualche fisiologico problema di amalgama soprattutto con i calciatori arrivati nell’ultimo giorno di mercato. Il solito 3-5-2 dell’ex tecnico di Cavese e Perugia stenta a decollare. Diffidente dei precedenti, in allenamento Novellino sta sperimentando delle contromosse schierando spesso una delle due squadre in campo con lo schema caro a Camplone. In alcuni frangenti il trainer di Montemarano ha persino modificato il modulo attuando uno speculare 3-5-2. Soluzione da tenere in considerazione nel corso del match ma non in partenza. Il 4-4-1-1 coniato fin dal ritiro di Cascia resterà il canovaccio principale con, al massimo, il cambio di qualche pedina. Anche ieri, infatti, Migliorini, che accusa fastidi per la contusione al quadricipite della coscia destra, e Rizzato, che ha recuperato ma non sta forzato il ritmo, si sono allenati in disparte facendo compagnia al lungodegente Gavazzi. A tre giorni dal match del «Manuzzi» e con il triplo impegno ravvicinato, pertanto, si profila un mini turnover in difesa anche perché Marchizza e Falasco scalpitano per avere una maglia. L’ex capitano della Primavera della Roma, inseguito per l’intera estate, non ha finora collezionato nemmeno un minuto in queste prime tre gare semplicemente perché è stato quasi sempre impegnato con la nazionale under 20. Intervenuto in diretta sulla pagina Facebook di Sky Sport per parlare dei giovani talenti della B insieme a Morosini, Marchizza ha giocato sulla difensiva: «Personalmente – dice – non so quando scoccherà il mio momento anche perché gli altri difensori stanno facendo bene ed io sono l’ultimo arrivato nel gruppo. Complessivamente mi sento di dire che possiamo stupire dal momento che abbiamo un grande gruppo e un grande allenatore. Di Novellino, che non conoscevo, si può dire di tutto tranne che sia tranquillo. I suoi richiami per un giovane come me servono da stimolo e ci fanno crescere costantemente».

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