Una folla commossa ha dato l’ultimo saluto a Michele Luca Noschese, in arte Dj Godzi, morto in circostanze ancora da chiarire a Ibiza. I funerali si sono celebrati questa mattina nella Basilica di San Francesco di Paola, in piazza del Plebiscito, a Napoli.
A parlare, con voce ferma e carica di dolore, è stato il padre, Giuseppe Noschese, che ha ribadito la volontà di conoscere la verità:
«Oggi il mio stato d’animo è quello di una persona che può finalmente dare una degna sepoltura al figlio e che vuole arrivare a una verità concreta. Sono abituato a combattere e combatterò anche questa ennesima sfida che la vita mi ha messo di fronte. In questa piazza ho portato a termine molte maratone e porterò a termine pure questa».
L’inchiesta e i dubbi sulla diagnosi spagnola
Sulla vicenda è in corso un’indagine della Procura di Roma, competente per i cittadini italiani deceduti all’estero. L’autopsia eseguita nei giorni scorsi si è conclusa con il segreto istruttorio, e solo dopo il dissequestro della salma è stato possibile organizzare i funerali.
«Il dissequestro ha previsto la sepoltura e non la cremazione – ha spiegato Noschese – e questo significa che, se necessario, ci potrà essere un ulteriore accesso alla salma».
Il padre del dj ha anche criticato l’operato delle autorità spagnole: «Gli esami sono stati frettolosi, la diagnosi grossolana. Io ho un’idea chiara di cosa sia accaduto, ma sono il padre di Michele Luca, quindi sono di parte. Confido che le giustizie spagnola e italiana facciano piena luce».
Il ricordo di un talento
Nel suo intervento, Noschese ha ricordato la carriera fulminante del figlio: laureato in Economia e Commercio, appassionato di sport e capace di farsi strada nel mondo della musica internazionale senza alcun appoggio familiare.
«Ha bruciato le tappe – ha detto – ed è stato ricordato in questi giorni in tutto il mondo, dalla Russia al Brasile, dagli Stati Uniti a Ibiza e qui a Napoli. Forse questo può avere generato anche qualche gelosia».
Un ricordo intimo, infine, rivolto al legame tra padre e figlio:
«Il momento più bello resterà quando lo accompagnavo agli allenamenti a Benevento e mi chiedeva di cantargli l’inno nazionale. Si divertiva molto».
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 18 Agosto 2025 - 14:43
Commenti (1)
La vicenda de Michele Luca Noschese mi fa pensare a quanto sia difficile affrontare la perdita di un figlio. Il padre ha esposto chiaramente il suo desiderio di verità, ma spero che si risolva tutto in modo giusto per lui e la famiglia.