Una nuova e inquietante vicenda di violazione della privacy scuote il mondo dello spettacolo.
A poche settimane dal caso che ha coinvolto l’attore Raoul Bova, costretto a denunciare la diffusione non autorizzata di immagini private, un’altra vittima illustre si aggiunge alla lista: il conduttore televisivo Stefano De Martino.
Video rubati dal sistema di video sorveglianza della casa di Roma
Video privati, che ritraggono De Martino e la sua compagna in momenti di intimità, sono stati carpiti illecitamente dal sistema di videosorveglianza della loro abitazione romana e diffusi senza consenso su diverse piattaforme web. La reazione del noto showman non si è fatta attendere. Attraverso i suoi avvocati, Angelo e Sergio Pisani, ha presentato una denuncia alla Polizia di Stato di Porto Cervo e alla Procura di Roma.
La querela non si limita a chiedere la rimozione delle immagini, già in parte avvenuta grazie all’intervento dei legali, ma punta a individuare i responsabili. Gli avvocati hanno fornito agli inquirenti le tracce telematiche necessarie per risalire agli autori dell’illecito, probabilmente uno o più hacker che hanno violato il sistema di sicurezza dell’abitazione.
Diffusione illecita e cyberbullismo
La denuncia ipotizza il reato di “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”, un reato grave che evidenzia la pericolosità del fenomeno. La battaglia legale di De Martino non si ferma però agli autori materiali del furto digitale. La denuncia è rivolta anche contro chi ha pubblicato post offensivi sui suoi familiari e contro gli utenti che hanno conservato e condiviso le immagini, contribuendo alla loro diffusione.
Gli avvocati hanno lanciato un appello a tutti gli utenti del web, ricordando che la condivisione di materiale privato senza consenso costituisce un reato grave, oltre a alimentare un mercato illecito e pericoloso.
Bova e De Martino: due casi, un’unica piaga
Il caso di De Martino riporta prepotentemente alla ribalta un problema già affrontato da Raoul Bova, a sua volta vittima di un attacco alla privacy. La similitudine tra i due episodi, entrambi volti a violare la sfera più intima di personaggi pubblici, sottolinea la crescente vulnerabilità dei sistemi di sicurezza domestici e la facilità con cui la vita privata può essere esposta e strumentalizzata.
Risarcimenti in beneficenza
Stefano De Martino ha annunciato che gli eventuali risarcimenti ottenuti saranno devoluti interamente in beneficenza, a favore di iniziative dedicate ai bambini e alla lotta contro il cyberbullismo. Un gesto che trasforma una dolorosa vicenda personale in un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di stringente attualità, che merita la massima attenzione.
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 18 Agosto 2025 - 13:48
Commenti (1)
E una situazione veramente preoccupante quella di De Martino, come quella di Bova. La privasi deve essere rispettata e non si possono pubblicare video privati senza consenso. Speriamo che gli autori siano puniti per questo atto.