Pomigliano Jazz, Dhafer Youssef star del concerto sul cratere del Vesuvio

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Sarà il compositore e cantante tunisino Dhafer Youssef, il protagonista dell’ormai tradizionale concerto estivo di Pomigliano Jazz sul cratere del Vesuvio.

Nell’evento di domenica 23 luglio al tramonto sull’orlo del cratere del Gran Cono si esibirà quest’anno il più creativo suonatore di oud della scena contemporanea e con lui condividerà il palco allestito a quota 1200 metri, sulla vetta del vulcano più famoso al mondo, il chitarrista norvegese Eivind Aarset. Insieme daranno vita a un progetto originale commissionato dal festival diretto da Onofrio Piccolo, dal titolo evocativo: “Suoni del Vesuvio”.

Classe 1967 originario di Téboulba, in Tunisia, Dhafer Youssef è l’avanguardia di un movimento nella musica contemporanea che colma il divario tra influenze orientali e occidentali. In 25 anni di carriera ha pubblicato dieci album, spaziando tra jazz, elettronica, world music e fusion, senza rinnegare le sue origini e la tradizione Sufi.

    Grazie ai suoi lavori acclamati dalla critica ha ottenuto il BBC Award nel 2006 e l’Edison Award 2017, oltre a un posto nell’All-Star Global Concert 2015 dell’ONU per l’educazione, la scienza e la cultura. Molto apprezzato anche nel campo cinematografico, ha lavorato alle colonne sonore dei film di Ridley Scott (Exodus: Gods and Kings), James Horner (The Amazing Spider-Man, Black Gold) e Dave McKean (Luna). Per questa inedita esibizione sul Vesuvio alla XXVIII edizione del festival Pomigliano Jazz, Dhafer Youssef dialogherà con Eivind Aarset, chitarrista norvegese già al suo fianco in diversi progetti.

    A completare la formazione ci sarà la tromba di Luca Aquino, uno dei musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale. L’evento al Vesuvio è una esperienza unica e il concerto ne rappresenta la parte centrale con appuntamento alle ore 16.30 (info su www.pomiglianojazz.com) al piazzale quota 1.000 di Ercolano, dove sono situati punti ristoro e da dove si sale a piedi accompagnati dalle guide vulcanologiche, lungo una serie di tornanti straordinariamente panoramici che conducono fino all’orlo del cratere. Arrivati in vetta, si assiste al concerto seduti a terra su cuscini.



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